giovedì 21 novembre 2024

Il Vangelo del Venerdì 22 Novembre 2024

 

Della 33° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Cecilia, vergine e martire.

Prima Lettura

Presi quel piccolo libro e lo divorai.

Dal libro dell’Apocalisse di san

Giovanni apostolo (10,8-11)

Io, Giovanni, udii una voce dal cielo che

diceva: «Va’, prendi il libro aperto dalla

mano dell’angelo che sta in piedi sul

mare e sulla terra».

Allora mi avvicinai all’angelo e lo pregai

di darmi il piccolo libro.

Ed egli mi disse: «Prendilo e divoralo;

ti riempirà di amarezza le viscere, ma in

bocca ti sarà dolce come il miele».

Presi quel piccolo libro dalla mano

dell’angelo e lo divorai; in bocca lo

sentii dolce come il miele, ma come

l’ebbi inghiottito ne sentii nelle

viscere tutta l’amarezza.

Allora mi fu detto: «Devi profetizzare

ancora su molti popoli,

nazioni, lingue e re».

Parola di Dio.

Vangelo

Avete fatto della casa di

Dio un covo di ladri.

Dal Vangelo secondo

Luca (19,45-48) anno pari.

In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio,

si mise a scacciare quelli che vendevano,

dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa

sarà casa di preghiera”.

Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».

Ogni giorno insegnava nel tempio.

I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano

di farlo morire e così anche i capi del

popolo; ma non sapevano che cosa fare,

perché tutto il popolo pendeva dalle

sue labbra nell’ascoltarlo.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù caccia i mercanti dal tempio, non

vuole che la casa di preghiera si

trasformi in mercato.

Quante volte, anche noi, pensiamo che

la preghiera sia un baratto, diamo del

tempo a Dio ed egli, gentilmente, veda

di esaudire le nostre richieste!

Troppi, anche fra i cristiani, hanno la

malsana idea che si possa contrattare

con Dio, come si fa con un politico

famoso, come quando si chiede una

spintarella o una raccomandazione.

Gesù non sopporta l’idea che il volto

del Padre diventi il corrucciato volto

di un despota e ribalta i banchi dei

venditori, urla e caccia fuori tutti.

Così, Gesù segna la sua fine.

Malvisto dalla classe sacerdotale per

le sue intransigenze e le sue libere

interpretazioni della Legge di Dio,

la sua azione nel cuore del tempio è

inaccettabile; si cerca, ora, l’occasione

concreta per toglierlo di mezzo.

Ma è difficile, perché la gente pende

dalle sue parole.

Bisognerà muoversi con cautela, fuori

dai luoghi affollati, meglio se di notte.

Anche noi, oggi, pendiamo dalle parole

del Maestro, e non vogliamo contrattare

con Dio o vederlo come un despota da

corrompere, il Padre sa di cosa abbiamo

bisogno e il Figlio darà la sua vita per noi.

Ma è logico chiedere attraverso la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.