Della 32° settimana del Tempo Ordinario.
Dedicazione della Basilica Lateranense, Cattedrale della
Città di Roma.
Prima lettura dal libro
del profeta Ezechièle (47,1-2.8-9.12)
In quei giorni, [un
uomo, il cui aspetto era come di bronzo,] mi condusse
all'ingresso del
tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso
oriente, poiché la
facciata del tempio era verso oriente.
Quell'acqua scendeva
sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare.
Mi condusse fuori
dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno, fino alla
porta esterna rivolta
a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro.
Mi disse: «Queste
acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell'Àraba
ed entrano nel mare:
sfociate nel mare, ne risanano le acque.
Ogni essere vivente
che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà
abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove
giungerà
il torrente tutto
rivivrà.
Lungo il torrente, su
una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto,
le cui foglie non
appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese
matureranno, perché le
loro acque sgorgano dal santuario.
I loro frutti
serviranno come cibo e le foglie come medicina».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni
(2,13-22) anno pari.
Si avvicinava la
Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente
che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta
di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore
e i buoi; gettò a
terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai
venditori di colombe
disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa
del Padre mio un
mercato!».
I suoi discepoli si
ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei
presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare
queste cose?».
Rispose loro Gesù:
«Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i
Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni
e tu in tre giorni lo
farai risorgere?».
Ma egli parlava del
tempio del suo corpo.
Quando poi fu
risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva
detto questo, e
credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Non è san Pietro la Cattedrale di
Roma, come molti pensano, ma san Giovanni in Laterano.
E oggi la Chiesa celebra la
dedicazione della Basilica che è riconosciuta
come “madre” di tutte le
basiliche del mondo, la prima fra le Cattedrali.
Ricordare la data della
dedicazione, cioè della consacrazione della Basilica
ricorda a tutte le Chiese il
primato della Chiesa di Roma.
Roma è prima fra i pari perché ha
avuto l’onore di avere come primo responsabile Pietro.
Ma, come ricorda san Gregorio
Magno, uno dei grandi papi della storia, è prima
nel servizio ai poveri e nel
custodire la verità.
Oggi guardiamo alla Chiesa di
Roma con la certezza che a Pietro e ai suoi successori
è garantita l’assistenza dello
Spirito affinché custodiscano intatto il tesoro della fede.
Pietro ci garantisce che la fede
che professiamo è quella custodita dagli apostoli.
E nel contempo, ci ricorda che la
chiesa, per noi credenti, è il luogo che raduna
la Chiesa, e la Cattedrale è la
madre di tutte le chiese (edificio) e di una Chiesa (popolo)
perché custodisce la cattedra,
cioè il luogo da cui il vescovo annuncia il Vangelo.
Sono due richiami forti alla
comunione fra le Chiese, solo locali, radunate
intorno al Maestro ed alla
preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.