mercoledì 14 giugno 2017

Il Vangelo del Giovedì 15 Giugno 2017


Della 10° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (3,15-4,1.3-6)
Dal Vangelo secondo Matteo (5,20-26) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia
non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso
dovrà essere sottoposto al giudizio.
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto
al giudizio.
Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi
gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha
qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, và prima a
riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui,
perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu
venga gettato in prigione.
In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino
all’ultimo spicciolo!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’amore, per sua natura, è esigente e chiede sempre il massimo.
Non ci si può accontentare del minimo previsto dalla legge, se si vuole
davvero vivere nella novità della Buona Novella annunciata da Cristo.
Se le parole di Gesù ci sembrano troppo esigenti, ricordiamoci questo; la fede
in cui viviamo non ci dice di credere in un libro o in una serie di regole, quanto
in una persona, Gesù, che per primo ha vissuto quanto ha insegnato.
Egli per primo, ha vissuto il perdono ed il rispetto degli altri, anche quando
questo ha significato pagare con la vita la coerenza a questo messaggio.
Per questo, la nostra giustizia deve superare quella degli scribi e dei farisei;
se non comprendiamo il senso profondo delle parole di Gesù, saremo sempre
degli esecutori ossequiosi di ordini, e mai delle persone libere e felice
nella legge del Vangelo verso l’amore.
Non sarà facile, ma abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.