giovedì 16 giugno 2022

Il Vangelo del Venerdì 17 Giugno 2022

 

Della 11° settimana del Tempo Ordinario.

San Ranieri di Pisa, Eremita.

Prima lettura.

Unsero Ioas e acclamarono: «Viva il re!».

Dal secondo libro dei Re (11,1-4.9-18.20).

In quei giorni, Atalìa, madre di Acazìa, visto che era morto suo figlio, si accinse

a sterminare tutta la discendenza regale.

Ma Ioseba, figlia del re Ioram e sorella di Acazìa, prese Ioas, figlio di Acazìa,

sottraendolo ai figli del re destinati alla morte, e lo portò assieme alla sua nutrice

nella camera dei letti; lo nascose così ad Atalìa ed egli non fu messo a morte.

Rimase nascosto presso di lei nel tempio del Signore per sei anni; intanto

Atalìa regnava sul paese.

Il settimo anno Ioiadà mandò a chiamare i comandanti delle centinaia dei Carii

e delle guardie e li fece venire presso di sé nel tempio del Signore.

Egli concluse con loro un'alleanza, facendoli giurare nel tempio del Signore;

quindi mostrò loro il figlio del re.

I comandanti delle centinaia fecero quanto aveva disposto il sacerdote Ioiadà.

Ognuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizio il sabato e quelli

che smontavano il sabato, e andarono dal sacerdote Ioiadà.

Il sacerdote consegnò ai comandanti di centinaia lance e scudi, già appartenenti

al re Davide, che erano nel tempio del Signore.

Le guardie, ognuno con l'arma in pugno, si disposero dall'angolo destro del tempio

fino all'angolo sinistro, lungo l'altare e l'edificio, in modo da circondare il re.

Allora Ioiadà fece uscire il figlio del re e gli consegnò il diadema e il mandato;

lo proclamarono re e lo unsero.

Gli astanti batterono le mani e acclamarono: «Viva il re!».

Quando sentì il clamore delle guardie e del popolo, Atalìa si presentò al

popolo nel tempio del Signore.

Guardò, ed ecco che il re stava presso la colonna secondo l'usanza, i comandanti

e i trombettieri erano presso il re, mentre tutto il popolo della terra era in festa

e suonava le trombe.

Atalìa si stracciò le vesti e gridò: «Congiura, congiura!».

Il sacerdote Ioiadà ordinò ai comandanti delle centinaia, preposti all'esercito:

«Conducetela fuori in mezzo alle file e chiunque la segue venga ucciso di spada».

Il sacerdote infatti aveva detto: «Non sia uccisa nel tempio del Signore».

Le misero addosso le mani ed essa raggiunse la reggia attraverso l'ingresso dei

Cavalli e là fu uccisa.

Ioiadà concluse un'alleanza fra il Signore, il re e il popolo, affinché fosse il

popolo del Signore, e così pure fra il re e il popolo.

Tutto il popolo della terra entrò nel tempio di Baal e lo demolì, ne fece a pezzi

completamente gli altari e le immagini e ammazzò Mattàn, sacerdote di Baal,

davanti agli altari.

Il sacerdote Ioiadà mise sorveglianti al tempio del Signore.

Tutto il popolo della terra era in festa e la città rimase tranquilla: Atalìa era stata

uccisa con la spada nella reggia.

Parola di Dio.

Vangelo.

Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.

Dal Vangelo secondo Matteo (6,19-23) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulate per voi tesori

sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano;

accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano

e dove ladri non scassìnano e non rubano.

Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.

La lampada del corpo è l'occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto

il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo

sarà tenebroso.

Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

L’uomo per sua natura è sempre portato a pensare al proprio futuro e cerca di

organizzarsi in modo tale da non ridursi alla povertà o alla mancanza di tutto.

Gesù, che conosce bene il cuore dell’uomo, ci ricorda che questa tendenza

deve essere utilizzata soprattutto per accumulare i veri tesori, quelli che

durano per sempre e che sono i soli a poter assicurare un futuro felice davvero.

Questi beni preziosi non hanno bisogno di banche per essere custoditi, ma solo

di coscienze rette, capaci di produrli e di conservarli; sono le buone opere.

Ogni istante di vita che ci viene donato ha un valore enorme, perché può essere

riempito dall’amore.

Non perdiamo tempo ad accumulare tesori che non possiamo avere per sempre

con noi, ma sfruttiamo ogni situazione per mettere da parte, con gesti d’amore,

una ricchezza che ci seguirà per sempre.

Sicuramente è difficile capire tutto ciò, perciò, se vogliamo riuscirci, solo la

preghiera può aiutarci.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.