martedì 27 gennaio 2015

Il Vangelo del Mercoledì 28 Gennaio 2015

1° Lettura, dalla lettera agli Ebrei (10,11-18). 
Dal Vangelo secondo Marco (4,1-20) anno B.
In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare
lungo il mare.
Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli,
salito su una barca, si mise a sedere stando in mare,
mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro
nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore
uscì a seminare.
Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada;
vennero gli uccelli e la mangiarono.
Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era
molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era
profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non
avendo radici, seccò.
Un'altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la
soffocarono e non diede frutto.
Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto:
spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta,
il cento per uno».
E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a
lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole.
Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del
regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto
avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non
vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché
non si convertano e venga loro perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come
potrete comprendere tutte le parabole?
Il seminatore semina la Parola.
Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene
seminata la Parola, ma, quando l'ascoltano, subito
viene Satana e porta via la Parola seminata in loro.
Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che,
quando ascoltano la Parola, subito l'accolgono con
gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti
e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o
persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno.
Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro
che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le
preoccupazioni del mondo e la seduzione della
ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola
e questa rimane senza frutto.
Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono:
sono coloro che ascoltano la Parola, l'accolgono e
portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».
Parola del Signore.
Il sacrificio di Cristo è efficace ed è unico.
Ciò significa che Gesù non ha avuto bisogno
di morire più volte; la sua morte è stato l’atto
di culto perfetto fatto a Dio Padre.
Dunque nella Messa cosa avviene?
In realtà la Messa rende nuovamente vivo ed
attuale quell’unico sacrificio consumato da
Cristo più di duemila anni fa.
Capiamo l’importanza di ciò che viviamo?
Grazie ad alcune semplici parole pronunciate
da sacerdote, abbiamo la possibilità di essere
contemporanei agli apostoli che ascoltarono
le parole della consacrazione dalle labbra di Gesù
quell’unica e memorabile volta il giovedì
precedente alla sua morte.
Tanto grande è la grazia di Dio nei confronti
della sua Chiesa!
Con quanta gratitudine dobbiamo vivere e
partecipare alla Messa.
Per questo dobbiamo renderci disponibili al Signore.
Il seminatore della parabola di Gesù rivela nel
suo comportamento anomalo; chi è così folle
da gettare del seme buono sulla strada, o sulle
pietre, o in mezzo ai rovi?
Questa stranezza ci fa comprendere che nel
rapporto tra noi e la parola di Dio il problema
è uno solo; noi stessi e la nostra poca disponibilità
a cambiare, lasciandoci trasformare da essa.
Il cuore buono, di cui si parla spesso nella sacre
Scrittura altro non è che quella disposizione
interiore che ci permette di ascoltare con il cuore
aperto ed accogliere la grazia che quella parola
porta con sé.
Adesso sta a noi decidere; si tratta di lasciarsi
conquistare da questo seme della parola,
lasciandolo crescere dentro di noi affinchè porti
frutti di vita eterna, oppure continuare a far finta
di niente e andare alla perdizione.
Perciò, perché i frutti siano buoni,
concimiamoli con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.