domenica 3 marzo 2019

Il Vangelo del Lunedì 4 Marzo 2019


Della 8° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro del Siràcide (17,20-28)
Dal Vangelo secondo Marco (10,17-27) anno dispari.
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro
e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che
cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?».
Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono?
Nessuno è buono, se non Dio solo.
Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non
rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla
mia giovinezza».
Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti
manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo;
e vieni! Seguimi!».
Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato;
possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è
difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!».
I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro:
«Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio!
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco
entri nel regno di Dio».
Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?».
Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio!
Perché tutto è possibile a Dio».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il Signore ama questo giovane con intensità.
Ama la sua franchezza quando, con disarmante ingenuità, confessa di avere
sempre osservato i comandamenti sin da giovane.
Lo ama perché si pone delle grandi domande, perché non si accontenta
della sua vita.
Il Signore ama chi, come lui, percorre una strada, si pone in cammino,
desidera capire, conoscere e condividere.
Lo ama, perciò gli chiede di più, se vuole.
Gli chiede di essere libero fino in fondo, per camminare lietamente,
per non avere distrazioni.
Perché il possesso, il denaro, ci tiene legati, ci impedisce, spesso, troppo
spesso, di capire le sottigliezze dello Spirito.
Lo ama, Gesù.
Ma il giovane fugge.
È troppo quello che gli viene chiesto, ha molte cose da abbandonare, molte
ricchezze, specifica Marco.
Molta paura, aggiungo io.
Anche a noi capita così; a volte preferiamo un presente grigio ma certo, ad un
futuro luminoso, ma incerto, questo è il nostro problema.
Ed allora, ascoltiamo il suggerimento del Signore facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.