Della 32° settimana del Tempo Ordinario.
Sant'Omobono
Tucenghi, laico.
Prima Lettura
La sapienza è uno
spirito che ama l'uomo.
Lo spirito del
Signore riempie la terra.
Dal libro della
Sapienza (1,1-7)
Amate la giustizia,
voi giudici della terra,
pensate al Signore con
bontà d'animo e
cercatelo con cuore
semplice.
Egli infatti si fa
trovare da quelli che non
lo mettono alla prova,
e si manifesta a
quelli che non
diffidano di lui.
I ragionamenti
distorti separano da Dio;
ma la potenza, messa
alla prova,
spiazza gli stolti.
La sapienza non entra
in un'anima che
compie il male né
abita in un corpo
oppresso dal peccato.
Il santo spirito, che
ammaestra, fugge
ogni inganno, si tiene
lontano dai discorsi
insensati e viene
scacciato al sopraggiungere
dell'ingiustizia.
La sapienza è uno
spirito che ama l'uomo,
e tuttavia non lascia
impunito il bestemmiatore
per i suoi discorsi, perché
Dio è testimone
dei suoi sentimenti, conosce
bene i suoi pensieri
e ascolta ogni sua
parola.
Lo spirito del Signore
riempie la terra e,
tenendo insieme ogni
cosa, ne conosce la voce.
Parola di Dio.
Vangelo
Se sette volte
ritornerà a te dicendo:
“Sono pentito”, tu
gli perdonerai.
Dal Vangelo secondo
Luca (17,1-6) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che
vengano scandali, ma
guai a colui a causa
del quale vengono.
È meglio per lui che
gli venga messa al
collo una macina da
mulino e sia gettato
nel mare, piuttosto
che scandalizzare uno
di questi piccoli.
State attenti a voi
stessi!
Se il tuo fratello
commetterà una colpa,
rimproveralo; ma se si
pentirà, perdonagli.
E se commetterà una
colpa sette volte al
giorno contro di te e
sette volte ritornerà a
te dicendo: "Sono
pentito", tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero
al Signore: «Accresci
in noi la fede!».
Il Signore rispose:
«Se aveste fede quanto
un granello di senape,
potreste dire a questo
gelso: "Sràdicati
e vai a piantarti nel mare",
ed esso vi
obbedirebbe».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Sì, ci vuole fede per perdonare
sette
volte, cioè sempre.
Pensateci bene; viene da voi un
amico e
vi chiede scusa perché vi ha
sparlato
dietro; fate i signori, lo
perdonate, che
diamine siamo pur sempre dei
cristiani!
Dopo due ore torna e vi chiede di
nuovo
scusa perché, nel frattempo, vi
ha di
nuovo lavato i panni in piazza,
non
vi sentite presi in giro?
Eppure Gesù ci sfida, ci chiede
di osare,
anche se abbiamo l’impressione di
essere
presi in giro, di avere fede
nella capacità
del perdono di cambiare
definitivamente
le persone.
E ce ne vuole di fede,
specialmente in
questi tempi di cani rabbiosi in
cui tutti
guardiamo tutti con diffidenza a
tutti.
I cristiani sono chiamati a
diventare
anzitutto dei testimoni credibili
di
perdono, capaci di amare e di
donarsi
e di guardare con comprensione e
misericordia chi sbaglia come
noi,
perché noi per primi perdonati.
Il perdono non è una debolezza,
come
molti pensano, né un’ingiustizia;
spesso
diventa una necessità per
continuare a
sperare, per riuscire a vivere.
In questi tempi di diffidenza, di
violenza
verbale gratuita, di aggressività
continua,
i discepoli del misericordioso
possono
diventare testimoni di
riconciliazione,
anche a costo di apparire deboli.
Perdoniamo, oggi, superiamo i
dissidi, sempre.
Passeremo, magari, per fessi ma,
credetemi,
questa è la logica capace di
scardinare
il mondo, non è facile e solo ci
può
aiutare a farlo.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.