domenica 12 novembre 2023

Il Vangelo del Lunedì 13 Novembre 2023

 

Della 32° settimana del Tempo Ordinario.

Sant'Omobono Tucenghi, laico.

Prima Lettura

La sapienza è uno spirito che ama l'uomo.

Lo spirito del Signore riempie la terra.

Dal libro della Sapienza (1,1-7)

Amate la giustizia, voi giudici della terra,

pensate al Signore con bontà d'animo e

cercatelo con cuore semplice.

Egli infatti si fa trovare da quelli che non

lo mettono alla prova, e si manifesta a

quelli che non diffidano di lui.

I ragionamenti distorti separano da Dio;

ma la potenza, messa alla prova,

spiazza gli stolti.

La sapienza non entra in un'anima che

compie il male né abita in un corpo

oppresso dal peccato.

Il santo spirito, che ammaestra, fugge

ogni inganno, si tiene lontano dai discorsi

insensati e viene scacciato al sopraggiungere

dell'ingiustizia.

La sapienza è uno spirito che ama l'uomo,

e tuttavia non lascia impunito il bestemmiatore

per i suoi discorsi, perché Dio è testimone

dei suoi sentimenti, conosce bene i suoi pensieri

e ascolta ogni sua parola.

Lo spirito del Signore riempie la terra e,

tenendo insieme ogni cosa, ne conosce la voce.

Parola di Dio.

Vangelo

Se sette volte ritornerà a te dicendo:

“Sono pentito”, tu gli perdonerai.

Dal Vangelo secondo Luca (17,1-6) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«È inevitabile che vengano scandali, ma

guai a colui a causa del quale vengono.

È meglio per lui che gli venga messa al

collo una macina da mulino e sia gettato

nel mare, piuttosto che scandalizzare uno

di questi piccoli.

State attenti a voi stessi!

Se il tuo fratello commetterà una colpa,

rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli.

E se commetterà una colpa sette volte al

giorno contro di te e sette volte ritornerà a

te dicendo: "Sono pentito", tu gli perdonerai».

Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci

in noi la fede!».

Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto

un granello di senape, potreste dire a questo

gelso: "Sràdicati e vai a piantarti nel mare",

ed esso vi obbedirebbe».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Sì, ci vuole fede per perdonare sette

volte, cioè sempre.

Pensateci bene; viene da voi un amico e

vi chiede scusa perché vi ha sparlato

dietro; fate i signori, lo perdonate, che

diamine siamo pur sempre dei cristiani!

Dopo due ore torna e vi chiede di nuovo

scusa perché, nel frattempo, vi ha di

nuovo lavato i panni in piazza, non

vi sentite presi in giro?

Eppure Gesù ci sfida, ci chiede di osare,

anche se abbiamo l’impressione di essere

presi in giro, di avere fede nella capacità

del perdono di cambiare definitivamente

le persone.

E ce ne vuole di fede, specialmente in

questi tempi di cani rabbiosi in cui tutti

guardiamo tutti con diffidenza a tutti.

I cristiani sono chiamati a diventare

anzitutto dei testimoni credibili di

perdono, capaci di amare e di donarsi

e di guardare con comprensione e

misericordia chi sbaglia come noi,

perché noi per primi perdonati.

Il perdono non è una debolezza, come

molti pensano, né un’ingiustizia; spesso

diventa una necessità per continuare a

sperare, per riuscire a vivere.

In questi tempi di diffidenza, di violenza

verbale gratuita, di aggressività continua,

i discepoli del misericordioso possono

diventare testimoni di riconciliazione,

anche a costo di apparire deboli.

Perdoniamo, oggi, superiamo i dissidi, sempre.

Passeremo, magari, per fessi ma, credetemi,

questa è la logica capace di scardinare

il mondo, non è facile e solo ci può

aiutare a farlo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.