Della 3° settimana di Quaresima.
Santo Stefano Harding, abate.
Prima lettura.
Non chiameremo più dio nostro
l'opera delle nostre mani.
Dal libro del profeta Osèa (14,2-10)
Così dice il Signore: «Torna, Israele,
al Signore, tuo Dio, poiché hai
inciampato nella tua iniquità.
Preparate le parole da dire e tornate al
Signore; ditegli: "Togli ogni iniquità,
accetta ciò che è bene: non offerta di tori
immolati, ma la lode delle nostre labbra.
Assur non ci salverà, non cavalcheremo
più su cavalli, né chiameremo più "dio
nostro" l'opera delle nostre mani, perché
presso di te l'orfano trova misericordia".
Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò
profondamente, poiché la mia ira si è
allontanata da loro.
Sarò come rugiada per Israele; fiorirà
come un giglio e metterà radici come un
albero del Libano,
si spanderanno i suoi germogli e avrà la
bellezza dell'olivo e la fragranza del Libano.
Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,
faranno rivivere il grano, fioriranno
come le vigne, saranno famosi come il
vino del Libano.
Che ho ancora in comune con gli
ìdoli, o Èfraim?
Io l'esaudisco e veglio su di lui; io sono
come un cipresso sempre verde, il tuo
frutto è opera mia.
Chi è saggio comprenda queste cose, chi
ha intelligenza le comprenda; poiché rette
sono le vie del Signore, i giusti camminano
in esse, mentre i malvagi v'inciampano».
Parola di Dio.
Vangelo.
Il Signore nostro Dio è
l'unico Signore: lo amerai.
Dal Vangelo secondo
Marco (12,28b-34) anno dispari.
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno
degli scribi e gli domandò: «Qual è il
primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele!
Il Signore nostro Dio è l'unico Signore;
amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo
cuore e con tutta la tua anima, con tutta
la tua mente e con tutta la tua forza".
Il secondo è questo: "Amerai il tuo
prossimo come te stesso".
Non c'è altro comandamento più
grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene,
Maestro, e secondo verità, che Egli è
unico e non vi è altri all'infuori di lui;
amarlo con tutto il cuore, con tutta
l'intelligenza e con tutta la forza e amare
il prossimo come se stesso vale più di
tutti gli olocàusti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto
saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei
lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio
di interrogarlo.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Qual’è
il primo dei comandamenti?
Domanda
fondamentale in una religiosità
che
di precetti ne aveva oltre seicento,
venduti,
almeno da parte dei farisei,
come
tutti ugualmente importanti!
Domanda
che spesso risuonava nelle
scuole
rabbiniche, per educare i devoti
all’osservanza
delle norme.
Ma
la domanda è rivolta a Gesù da uno
scriba
che, più che aspettarsi una risposta,
vuole
dare sfoggio della sua cultura.
Gli
scribi, in origine, erano semplicemente
degli
scrivani incaricati di redigere i
documenti
ma, col passare dei secoli,
erano
diventati i depositari e gli interpreti
della
Torah; a loro ci si rifaceva se si
desiderava
interpretare correttamente
la
Legge.
Può
un falegname di Nazareth competere
con
tanta saggezza?
No,
ovviamente, e Gesù lo sa bene,
aspettando
dallo studioso una risposta.
Risposta
che arriva, attesa; così
rispondevano
la maggior parte dei
rabbini,
fra cui il famoso Hillel.
Ma
c’è un problema; lo scriba vive
questo
precetto fondamentale e fondante
come
un esercizio intellettuale.
L’amore
non gli pulsa nelle vene, non
ha
passione nelle sue parole, non
emozione,
non affetto.
Stiamo
attenti a non fare della fede un
arido
esercizio intellettuale,
chiedendo
aiuto alla preghiera!
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come anche
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e
sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.