mercoledì 24 febbraio 2021

Il Vangelo del Giovedì 25 Febbraio 2021

 

Della 1° settimana di Quaresima.

San Gerlando di Agrigento, Vescovo.

Prima lettura dal libro di Ester (14, 1. 3-5. 12-14)

In quei giorni, la regina Ester cercò rifugio presso il Signore, presa da

un'angoscia mortale.

Si prostrò a terra con le sue ancelle da mattina a sera e disse: «Tu sei benedetto,

Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe.

Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso all'infuori di te,

o Signore, perché un grande pericolo mi sovrasta.

Io ho sentito dai libri dei miei antenati, Signore, che tu liberi fino all'ultimo

tutti coloro che compiono la tua volontà.

Ora, Signore, mio Dio, aiuta me che sono sola e non ho nessuno all'infuori di te.

Vieni in soccorso a me, che sono orfana, e poni sulle mie labbra una parola

opportuna davanti al leone, e rendimi gradita a lui.

Volgi il suo cuore all'odio contro chi ci combatte, a rovina sua e di quanti

sono d'accordo con lui.

Quanto a noi, liberaci dalla mano dei nostri nemici, volgi il nostro lutto in

gioia e le nostre sofferenze in salvezza».

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Matteo (7,7-12) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiedete e vi sarà dato;

cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.

Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.

Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra?

E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe?

Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto

più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro:

questa infatti è la Legge e i Profeti».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La quaresima, tempo di deserto, ci aiuta a riprendere in mano la nostra vita,

a ricalibrare la nostra strada verso il Signore, a verificare il nostro discepolato.

E una delle caratteristiche del discepolo è la qualità della preghiera cristiana che,

ci ricorda con insistenza il Signore, non è rivolta ad un despota da convincere ma

ad un padre che conosce bene le nostre necessità.

Ma, proprio perché è un padre/madre, il Signore vede cose che noi non vediamo.

Anche mio figlio chiede continuamente di comprargli dei giochi ma me ne guardo

bene dal farlo!

Così il Signore fa con noi; magari siamo insistenti (anche troppo) con Lui per

cercare di ottenere delle cose che ci sembrano essenziali e il Signore tarda a

risponderci, forse perché ciò che chiediamo non è il nostro bene o forse perché

dobbiamo prima crescere nel desiderio.

E oggi il Signore ci ricorda il legame della preghiera con la vita; come possiamo

chiedere una cosa buona al padre se noi per primi non sappiamo compiere cose

buone per chi sta intorno a noi?

La nostra preghiera è credibile solo se diventa parte di un percorso più ampio

che converte ogni nostro atteggiamento, se parte dal cuore di un discepolo che

sa mettersi in discussione.

Capite perché ogni giorno vi invito a pregare?

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.