venerdì 6 dicembre 2019

Il Vangelo del Sabato 7 Dicembre 2019


Della 1° settimana di Avvento.
S. Ambrogio, vescovo e dottore della Chiesa.
Sta scappando il futuro; che Fai?
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (30,19-21.23-26)
Popolo di Sion, che abiti a Gerusalemme, tu non dovrai più piangere.
A un tuo grido di supplica [il Signore] ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta.
Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione,
non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro,
i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: «Questa è la strada,
percorretela», caso mai andiate a destra o a sinistra.
Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno,
e anche il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel
giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato.
I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata
con la pala e con il vaglio.
Su ogni monte e su ogni colle elevato scorreranno canali e torrenti d'acqua
nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri.
La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte
di più, come la luce di sette giorni, quando il Signore curerà la piaga del suo
popolo e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (9,35-10.1.6-8) anno pari.
In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro
sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come
pecore che non hanno pastore.
Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!
Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per
scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d'Israele.
Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino.
Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il un mondo di assicurazioni e di avvocati, di garanzie e di voglia di sicurezza,
di previsioni e di prevenzioni c’è il rischio di sedersi.
Dopo aver tanto lottato, finalmente sono tranquillo; ho previsto tutto, ho messo
da parte un buon gruzzolo, la mia vita è stata dura, ma mi hanno insegnato
bene i miei genitori e mettere da parte.
Sicuri, sistemati, tranquilli lo sono anche due sposini, innamorati, persi, dopo
tante fatiche a mettere su casa.
Li vedevi, sembravano proprio come due rondini che ogni giorno portavano
a casa qualcosa; un vestito, un tavolo, un’automobile, qualche mobile,
la lavastoviglie, il bagno superaccessoriato.
È stata una fatica, ma finalmente ci siamo.
E si siedono.
È sicuro anche il calciatore che è riuscito a scalare tutta la serie; ha avuto
fortuna, soprattutto tenacia e c’è arrivato a si vede.
Non occorre fare l’uccello del malaugurio, prevedere qualche disgrazia o qualche
malattia o qualche dissesto finanziario per minare alla radice queste sicurezze.
Certo, possono capitare sempre.
La vita non l’abbiamo in mano noi.
Ma la prima mina vagante che ci destabilizza è smettere di sognare, è non
aspettarsi più niente, è adattarsi, è spegnere ogni attesa.
Noi cristiani abbiamo apposta un pericolo del nostro anno che vuol tenere desta
questa attesa.
I musulmani hanno il famoso Ramadam, un tempo speciale e tutti ci accorgiamo
di come la maggioranza ci tiene.
Noi cristiani in questo mese siamo in attesa.
Che aspettiamo?
Ci stiamo a vivere un periodo di illusioni?
Vogliamo fingere di aspettarci sorprese per vincere la noia?
O vogliamo passare un mese a sognare una umanità piena, un mondo nuovo,
un amore sempre fresco, vogliamo lasciarci incantare da una promessa;
il regno di Dio è qui, è imminente.
Non ci ho abbandonati al caso.
Il nostro amore può tornare nuovo, nel nostro dolore si può sentire dentro
una speranza.
Teniamo desta la vita, non adattiamoci.
È più quel che deve venire di quello che già abbiamo; c’è più futuro che passato.
E il futuro dobbiamo inventarlo e accoglierlo con speranza.
Ma questa speranza dove la trovo?
Sicuramente nella fiducia nel Signore e nella preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.