lunedì 3 maggio 2021

Il Vangelo del Martedì 4 Maggio 2021

 

Della 5° settimana del Tempo di Pasqua.

Prima Lettura

Riferirono alla Chiesa quello che Dio aveva fatto per mezzo loro.

Dagli Atti degli Apostoli (14,19-28)

In quei giorni, giunsero [a Listra] da Antiòchia e da Icònio alcuni Giudei,

i quali persuasero la folla.

Essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendolo morto.

Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli si alzò ed entrò in città.

Il giorno dopo partì con Bàrnaba alla volta di Derbe.

Dopo aver annunciato il Vangelo a quella città e aver fatto un numero considerevole

di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia, confermando i discepoli ed

esortandoli a restare saldi nella fede «perché-dicevano-dobbiamo entrare nel regno

di Dio attraverso molte tribolazioni».

Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato

e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto.

Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero la Panfìlia e, dopo avere proclamato la

Parola a Perge, scesero ad Attàlia; di qui fecero vela per Antiòchia là dove erano

stati affidati alla grazia di Dio per l'opera che avevano compiuto.

Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto

per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede.

E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli.

Parola di Dio.

Vangelo

Vi do la mia pace.

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,27-31a) anno dispari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace.

Non come la dà il mondo, io la do a voi.

Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.

Avete udito che vi ho detto: "Vado e tornerò da voi".

Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me.

Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.

Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di

me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come

il Padre mi ha comandato, così io agisco».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Quanto è difficile parlare di pace oggi!

Ci siamo illusi, nei decenni scorsi, di potere immaginare un mondo basato sulla

reciproca tolleranza e sul rispetto delle diversità.

L’inizio del terzo millennio, invece, ci ha posti davanti alla cruda realtà di un

mondo in perenne lotta, in continua guerra.

La pace, così tanto agognata, frutto della giustizia, come scrive il profeta Isaia,

resta una chimera.

Anche chi ha alzato forte la voce per chiedere la pace, spesso si è trovato a farlo

con toni combattivi.

Gesù, oggi, ci offre una soluzione, una differente chiave di lettura; la pace è suo

dono ed è diversa da quella che propone il mondo.

È suo dono; non solo una conquista ma l’accoglienza di una prospettiva diversa.

Possiamo diventare testimoni di pace perché pacificati nel nostro intimo, possiamo

costruire spazi di dialogo perché abbiamo un orizzonte di riferimento, il sogno di Dio.

La pace, allora, va anzitutto coltivata in noi stessi, lasciando che sia la Parola a

convertirci, mettendo noi a fuoco i nostri peccati e chiedendone perdono al Signore.

Con un cuore pacificato diventeremo capaci, allora, di accogliere l’altro nella sua

dimensione più profonda, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.