1° Lettura dalla seconda lettera di san
Paolo apostolo
ai Corìnzi (5, 14-17)
Dal Vangelo secondo Giovanni
(20,1-2.11-18) anno B.
Il primo giorno della
settimana, Maria di Màgdala
si recò al sepolcro di
mattino, quando era ancora
buio, e vide che la pietra era
stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon
Pietro e dall’altro
discepolo, quello che Gesù
amava, e disse loro:
«Hanno portato via il Signore
dal sepolcro e non
sappiamo dove l’hanno posto!».
Maria stava all’esterno,
vicino al sepolcro, e piangeva.
Mentre piangeva, si chinò
verso il sepolcro e vide
due angeli in bianche vesti,
seduti l’uno dalla parte
del capo e l’altro dei piedi,
dove era stato posto il
corpo di Gesù.
Ed essi le dissero: «Donna,
perché piangi?».
Rispose loro: «Hanno portato
via il mio Signore
e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò
indietro e vide Gesù, in piedi;
ma non sapeva che fosse Gesù.
Le disse Gesù: «Donna, perché
piangi? Chi cerchi?».
Ella, pensando che fosse il
custode del giardino,
gli disse: «Signore, se l’hai
portato via tu, dimmi
dove l’hai posto e io andrò a
prenderlo».
Gesù le disse: «Maria!».
Ella si voltò e gli disse in
ebraico: «Rabbunì!» - che
significa: «Maestro!».
Gesù le disse: «Non mi
trattenere, perché non
sono ancora salito al Padre;
ma và dai miei fratelli
e dì loro: “Salgo al Padre mio
e Padre vostro,
Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad
annunciare ai discepoli:
«Ho visto il Signore!» e ciò
che le aveva detto.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul
Vangelo di oggi.
Quanto più si ricerca il Signore, tanto
più si vive
l’esperienza di cui parla san Paolo; si
diventa
creature nuove, slegate dal passato, per
quanto
peccaminoso o doloroso possa essere, e si
vive
sempre nell’ottica della Pasqua.
Sicuramente anche noi sperimentiamo molte
volte
nella nostra vita il peso del ristagno e
della noia;
iniziamo a cercare con fede ed amore il
Signore risorto.
Man mano ci accorgeremo come la
Maddalena,
che l’unico il quale può dare la vera
felicità è solo Lui.
Ci sentiremo perennemente rinnovati, come
delle nuove creature.
E come a Maria che è bastato soltanto
sentire
pronunciare il proprio nome, per
riconoscere Gesù,
potrà succedere anche a noi.
Chissà però, con quale intensità e con
quanto
amore Gesù ha pronunciato quel nome,
tanto che
la donna, nonostante fosse sconvolta dal
dolore,
ha potuto riconoscere in quella voce il
richiamo
del suo Maestro.
Gesù, chiamandola per nome, ha voluto
farle
comprendere che Egli conosceva in
profondità
il suo dolore e il suo amore per Lui.
Per questo Maria diventa la prescelta per
essere
la prima testimone del Risorto.
Il dolore, a volte, può farci ripiegare
su noi stessi
e ci rende incapaci di accorgerci che, di
fronte
a noi, vi è Gesù Signore con la sua
presenza
consolante e rassicurante.
Cerchiamo di vivere con fede ogni
sofferenza,
piccola o grande che sia, e non
faticheremo a
scorgerlo accanto a noi; ed anche noi
diventeremo
fece
Maria di Magdala, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia
santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li
rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in
tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il
Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.