mercoledì 16 settembre 2020

Il Vangelo del Giovedì 17 Settembre 2020


Della 24° settimana del Tempo Ordinario.
San Roberto Bellarmino, Vescovo e Dottore della Chiesa.
Prima lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (15,1-11)
Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel
quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l'ho annunciato.
A meno che non abbiate creduto invano!
A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè che Cristo
morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo
giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior
parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.
Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.
Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato
apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.
Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana.
Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (7,36-50) anno pari.
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui.
Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola.
Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella
casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui,
piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli,
li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l'aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un
profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa».
Ed egli rispose: «Di' pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli
doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta.
Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due.
Chi di loro dunque lo amerà di più?».
Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più».
Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna?
Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi
ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.
Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato
di baciarmi i piedi.
Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo.
Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.
Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati».
Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona
anche i peccati?».
Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù vuole salvare la peccatrice e Simone il fariseo.
Entrambi sono delle prostitute; la donna si concede per poter sopravvivere
e sopporta il pesante giudizio dei benpensanti e degli uomini religiosi.
Simone cerca approvazione e manifesta la sua apertura mentale invitando
il discusso rabbino che ridicolizza i farisei.
E Gesù li salva entrambi con delicatezza; va al di là dell’apparenza con
la donna che compie una serie di gesti ambigui e scabrosi.
Sciogliersi i capelli era un gesto intimo riservato al talamo, impensabile
compierlo in pubblico.
Ma non c'è seduzione nel suo gesto; è l’unico ambiguo linguaggio che
la donna conosce.
Gesù lo sa e lo apprezza, va al di là dell’apparenza e lo accoglie come
manifestazione d’amore.
Simone è una bella persona ma esprime giudizi taglienti.
Il suo ragionamento contorto sfocia in una certezza; Gesù certamente
non è un profeta e questi, per salvarlo si appella alla sua giustizia senza
umiliarlo, senza rimproverarlo sarà Simone a giudicare Simone.
Geniale amici, ma è successo anche a me e, solo la preghiera ed il Vangelo,
mi hanno aiutato a comprendere i miei errori.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.