lunedì 30 novembre 2020

Il Vangelo del Martedì 1 Dicembre 2020

 

Della 1° Domenica di Avvento.

Prima lettura dal libro del profeta Isaia (11,1-10)

In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà

dalle sue radici.

Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito

di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore.

Si compiacerà del timore del Signore.

Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma

giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.

Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra

ucciderà l'empio.

La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.

Il lupo dimorerà insieme con l'agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto;

il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà.

La mucca e l'orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme.

Il leone si ciberà di paglia, come il bue.

Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano

nel covo del serpente velenoso.

Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte,

perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare.

In quel giorno avverrà che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli.

Le nazioni la cercheranno con ansia.

La sua dimora sarà gloriosa.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (10,21-24) anno dispari.

In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode,

o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti

e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.

Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre,

né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.

Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo

videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Per prepararci al Natale, per ravvivare la presenza di Cristo in noi, siamo chiamati

ad entrare nella logica del Padre.

Gesù stesso ne è affascinato e stupito; non sono i dotti e sapienti a fare esperienza

di Dio, ma le persone semplici, coloro che non si aspettano nulla dalla vita.

Non è complicato conoscere Dio, richiede un cuore trasparente e umile, un cuore

che sappia porsi con stupore dinanzi al mistero della vita.

Beati noi che abbiamo conosciuto il Signore Gesù!

Beati noi che abbiamo visto la presenza di Cristo nel manifestarsi dei giorni!

Beati noi che crediamo senza avere visto!

Proviamo a interrogarci con onestà; cosa saremmo se non avessimo conosciuto il Maestro?

Cosa sarebbe di noi?

L’Avvento è il tempo che ci fa prendere consapevolezza dell’immenso dono che abbiamo

ricevuto, della gioia che portiamo nel cuore, del bene che ci è stato donato.

Un bene ricevuto e che ancora possiamo ricevere, un dono che cresce anno per anno,

di luce in luce, di grazia in grazia.

Bene, cercatori di Dio come il sottoscritto, lodiamo il Signore per ciò che siamo

e spalanchiamo il nostro cuore per diventare ciò che il Signore vuole che

diventiamo, facendoci aiutare dalla preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri

debitori, e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.