martedì 16 maggio 2017

Il Vangelo del Mercoledì 17 Maggio 2017

Della V settimana di Pasqua.
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (15,1-6)
Dal Vangelo secondo Giovanni (15,1-8) anno dispari.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il
Padre mio è l’agricoltore.
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che
porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se
stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me
non potete far nulla.
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo
raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello
che volete e vi sarà fatto.
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e
diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’unico sforzo che ogni cristiano deve fare, secondo Gesù, sembra
essere esclusivamente quello di restare in lui.
Ciò significa, in maniera concreta, fare di tutto affinché egli possa
vivere in noi con la sua grazia.
Tale grazia è come la linfa che nutre e permette la sopravvivenza ai
tralci della vite, è strano vedere come anche oggi ci siano tanti cristiani
che s'impegnano a vivere una vita cristiana fatta di regole e precetti,
quando tutte le nostre forze devono essere utilizzate per poter restare in Lui.
Solo in un rapporto vitale e intimo con lui c'è la chiave della nostra felicità.
Parlare con Lui, stare con Lui e vivere di Lui: quest'amicizia e comunione
con il Signore diventa, piano piano, l'unica ragione di vita.
Lasciamoci, perciò, potare dal Signore per poter dare più frutti,
se abbiamo paura, aiutiamoci con la preghiera che ci darà la
certezza di riuscirci.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.