sabato 1 agosto 2015

Il Vangelo di Domenica 2 Agosto 2015

Il Vangelo della XVIII Domenica del Tempo Ordinario
1° Lettura dal libro dell’Èsodo (16,2-4.12-15)
2° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo
agli Efesìni (4,17.20-24)
Dal Vangelo secondo Giovanni (6,24-35) anno B.
In quel tempo, quando la folla vide che Gesù
non era più là e nemmeno i suoi discepoli,
salì sulle barche e si diresse alla volta di
Cafàrnao alla ricerca di Gesù.
Lo trovarono di là dal mare e gli dissero:
«Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico:
voi mi cercate non perché avete visto dei segni,
ma perché avete mangiato di quei pani e vi
siete saziati.
Datevi da fare non per il cibo che non dura,
ma per il cibo che rimane per la vita eterna
e che il Figlio dell’uomo vi darà.
Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo
il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo
compiere per fare le opere di Dio?».
Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio:
che crediate in colui che egli ha mandato».
Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché
vediamo e ti crediamo? Quale opera fai?
I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto,
come sta scritto: “Diede loro da mangiare un
pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico:
non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo,
ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo,
quello vero.
Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo
e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo
pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita;
chi viene a me non avrà fame e chi crede in me
non avrà sete, mai!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La mentalità degli ascoltatori di Gesù è impregnata
della religiosità del loro tempo, secondo la quale
per essere in regola con Dio bisognava compiere
una serie di opere, così da garantire la santità
davanti a Lui.
Ma, alla loro domanda, Gesù risponde sottolineando
che, per essere graditi al Padre, bisogna fare solo
un’opera; credere nel Figlio da Lui inviato.
Ciò significa comprendere che il Cristo è il vero ed
unico pane che può togliere la fame, quella profonda,
dell’uomo di tutti i tempi.
Per tale motivo Gesù può fare un’affermazione così
forte; Lui stesso è il pane di vita.
Egli, cioè, è quel nutrimento che sazia la fame di
eternità e di Dio che ciascuno di noi porta dentro di sé.
Perciò, se abbiamo fame, solo Dio può sfamarci,
per questo dobbiamo sempre aiutarci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.