mercoledì 20 maggio 2020

Il Vangelo del Giovedì 21 Maggio 2020


Della 6° settimana di Pasqua.
SS. Cristoforo Magallanes, sacerdote e compagni.
Prima lettura dagli Atti degli Apostoli (18,1-8)
In quei giorni, Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto.
Qui trovò un Giudeo di nome Aquila, nativo del Ponto, arrivato poco prima
dall’Italia, con la moglie Priscilla, in seguito all’ordine di Claudio che
allontanava da Roma tutti i Giudei.
Paolo si recò da loro e, poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì in casa
loro e lavorava.
Di mestiere, infatti, erano fabbricanti di tende.
Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci.
Quando Sila e Timòteo giunsero dalla Macedònia, Paolo cominciò a dedicarsi tutto
alla Parola, testimoniando davanti ai Giudei che Gesù è il Cristo.
Ma, poiché essi si opponevano e lanciavano ingiurie, egli, scuotendosi le vesti,
disse: «Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente.
D’ora in poi me ne andrò dai pagani».
Se ne andò di là ed entrò nella casa di un tale, di nome Tizio Giusto, uno che
venerava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga. Crispo, capo della
sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e molti dei Corìnzi,
ascoltando Paolo, credevano e si facevano battezzare.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni (16,16-20) anno pari.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più;
un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un
poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?».
Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla?
Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché
ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”?
In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà.
Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Non siamo in grado di portare il peso di tutta la verità, perciò il Signore
ci porta alla verità gradualmente.
Dio ha detto e dato tutto, certo, ma siamo noi ad aprirci all’azione dello Spirito
per capire come interpretare e vivere quanto il Signore ha detto.
Noi cattolici crediamo che la Rivelazione si sia chiusa con la morte dell’ultimo
apostolo (perciò le rivelazioni private, anche le poche riconosciute non sono in
alcun modo vincolanti!) e il deposito della fede è completo.
Ma la Chiesa, grazie all’aiuto dello Spirito, continua a scrutare le Scritture per
cogliervi le mille sfumature che contiene e poter capire quanto il Signore
ci vuole svelare.
Anche per noi, personalmente, è così; credere è un percorso che dura tutta la
vita e la conversione un atteggiamento interiore che ci coinvolge ogni giorno,
se ci facciamo aiutare dalla preghiera.  
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.