martedì 29 ottobre 2024

Il Vangelo del Mercoledì 30 Ottobre 2024

 
Della 30° settimana del Tempo Ordinario.

San Germano di Capua, vescovo.

Prima Lettura.

Prestando servizio volentieri, come chi

serve il Signore e non gli uomini.

Dalla lettera di san Paolo apostolo

agli Efesìni (6,1-9)

Figli, obbedite ai vostri genitori nel

Signore, perché questo è giusto.

«Onora tuo padre e tua madre!».

Questo è il primo comandamento che è

accompagnato da una promessa: «perché

tu sia felice e goda di una lunga vita

sulla terra».

E voi, padri, non esasperate i vostri figli,

ma fateli crescere nella disciplina e negli

insegnamenti del Signore.

Schiavi, obbedite ai vostri padroni terreni

con rispetto e timore, nella semplicità del

vostro cuore, come a Cristo, non servendo

per farvi vedere, come fa chi vuole piacere

agli uomini, ma come servi di Cristo,

facendo di cuore la volontà di Dio,

prestando servizio volentieri, come chi

serve il Signore e non gli uomini.

Voi sapete infatti che ciascuno, sia schiavo

che libero, riceverà dal Signore secondo

quello che avrà fatto di bene.

Anche voi, padroni, comportatevi allo

stesso modo verso di loro, mettendo da

parte le minacce, sapendo che il Signore,

loro e vostro, è nei cieli e in lui non vi

è preferenza di persone.

Parola di Dio.

Vangelo.

Verranno da oriente e occidente

e siederanno a mensa nel regno di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (13,22-30) anno pari.

In quel tempo, Gesù passava insegnando

per città e villaggi, mentre era in

cammino verso Gerusalemme.

Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi

quelli che si salvano?».

Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la

porta stretta, perché molti, io vi dico,

cercheranno di entrare, ma non

ci riusciranno.

Quando il padrone di casa si alzerà e

chiuderà la porta, voi, rimasti fuori,

comincerete a bussare alla porta, dicendo:

“Signore, aprici!”.

Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”.

Allora comincerete a dire: “Abbiamo

mangiato e bevuto in tua presenza e tu

hai insegnato nelle nostre piazze”.

Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di

dove siete.

Allontanatevi da me, voi tutti operatori

di ingiustizia!”.

Là ci sarà pianto e stridore di denti,

quando vedrete Abramo, Isacco e

Giacobbe e tutti i profeti nel regno

di Dio, voi invece cacciati fuori.

Verranno da oriente e da occidente, da

settentrione e da mezzogiorno e

siederanno a mensa nel regno di Dio.

Ed ecco, vi sono ultimi che saranno

primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

C’è sempre qualcuno che fa la contabilità

dei salvati e che rilascia i patentini da

bravi cristiani, c’è sempre qualcuno più

papista del papa e più devoto di Dio

e che, modestamente, sa consigliare

a tutti cosa fare per salvarsi.

E anche quelli che, complici i nuovi

media, lanciano strali e scomuniche

come se piovesse, scocciati dal fatto

che la Chiesa non impugni il pastorale

per darlo in testa ai neo-pagani.

La domanda rivolta a Gesù è tutta un

programma; sono pochi quelli che

si salvano?

Intendendo, probabilmente; siamo in

pochi noi che ci salviamo?

E Gesù ammonisce; tu sforzati di entrare

per la porta stretta.

Sì. È impegnativa la salvezza, ma non

perché la si deve meritare.

È gratis la grazia, non necessita di meriti,

non viene concessa in premio.

È data senza misura ma possiamo

rifiutarla, vivere senza usarla, mettere

il tesoro prezioso del Vangelo in un

cassetto scordandocelo.

Possiamo praticare la fede, addirittura

evangelizzare in suo nome, senza mai

incontrare Dio.

Gesù raccomanda al fervoroso discepolo

e a noi di non giocare a fare il contabile

per conto di Dio, ma a vigilare e pregare,

affinché la sua e la nostra fede siano sincere.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.