Della 1° settimana di Quaresima.
San Pier Damiani,
vescovo e dottore della Chiesa.
Prima lettura.
I Niniviti si
convertirono dalla
loro condotta
malvagia.
Dal libro del profeta
Giona (3,1-5.10)
Fu rivolta a Giona
questa parola del
Signore: «Àlzati, va'
a Nìnive, la grande
città, e annuncia loro
quanto ti dico».
Giona si alzò e andò a
Nìnive secondo
la parola del Signore.
Nìnive era una città
molto grande, larga
tre giornate di
cammino.
Giona cominciò a
percorrere la città per
un giorno di cammino e
predicava: «Ancora
quaranta giorni e
Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive
credettero a Dio e
bandirono un digiuno,
vestirono il sacco,
grandi e piccoli.
Dio vide le loro
opere, che cioè si erano
convertiti dalla loro
condotta malvagia,
e Dio si ravvide
riguardo al male che
aveva minacciato di
fare loro e non lo fece.
Parola di Dio.
Vangelo.
A questa
generazione non sarà
dato che il segno
di Giona.
Dal Vangelo secondo
Luca (11,29-32) anno pari.
In quel tempo, mentre
le folle si accalcavano,
Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione
è una generazione
malvagia; essa cerca
un segno, ma non le
sarà dato alcun segno,
se non il segno di
Giona.
Poiché, come Giona fu
un segno per
quelli di Nìnive, così
anche il Figlio
dell'uomo lo sarà per
questa generazione.
Nel giorno del
giudizio, la regina del Sud
si alzerà contro gli
uomini di questa
generazione e li
condannerà, perché ella
venne dagli estremi
confini della terra
per ascoltare la
sapienza di Salomone.
Ed ecco, qui vi è uno
più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive
si alzeranno contro
questa generazione e la
condanneranno, perché
essi alla
predicazione di Giona
si convertirono.
Ed ecco, qui vi è uno
più grande di Giona».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La gente chiede un segno, allora
come oggi.
Hanno il Cristo di fronte e
chiedono un
ulteriore segno, come se non
bastassero i
segni che hanno avuto, i
miracoli, le
guarigioni, la tenerezza!
Chiedono ancora segni, come
facciamo noi
oggi, che corriamo dietro ai
veggenti
di turno, poi magari troviamo i
santoni
di turno e succedono disgrazie
come
quelle di Altavilla Milicia della
settimana scorsa, cose da pazzi.
Che cerchiamo i santi che fanno
prodigi
strabilianti e non vediamo i
tantissimi
miracoli che capitano davanti ai
nostri occhi!
E il Signore, a loro e a noi,
ancora dice di
guardare alla predicazione dei
profeti,
come gli abitanti di Ninive,
pagani e
idolatri, violenti e senza
scrupoli, seppero
convertirsi alla predicazione del
pavido Giona.
Giona profeta da strapazzo, che
fugge
quando è chiamato da Dio, che sa
bene
cosa significa avere a che fare
col Dio
misterioso di Israele e se la
batte a gambe.
Poco importa se i profeti che ci
stanno
accanto sono fragili e deboli,
come
sperimenta bene san Paolo, la
potenza
di Dio, spesso, si manifesta
pienamente
nella debolezza degli uomini.
L'acqua della sorgente giunge a
noi limpida,
anche se la fontana è
arrugginita.
Accogliamo, oggi, la Parola che
viene dalla
Bibbia, la Parola che ci giunge
attraverso gli
eventi, chiedendo aiuto alla
preghiera.
Ecco, ben più di Giona c’è qui!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.