Della 33° settimana del Tempo Ordinario.
San Clemente I
Romano, Papa e martire.
Prima lettura
Non vi sarà più
notte perché il
Signore Dio li
illuminerà.
Dal libro
dell’Apocalisse di
san Giovanni apostolo
(22,1-7)
L’angelo del Signore
mostrò a me,
Giovanni, un fiume
d’acqua viva,
limpido come
cristallo, che scaturiva
dal trono di Dio e
dell’Agnello.
In mezzo alla piazza
della città, e da
una parte e dall’altra
del fiume, si trova
un albero di vita che
dà frutti dodici
volte all’anno,
portando frutto ogni
mese; le foglie
dell’albero servono
a guarire le nazioni.
E non vi sarà più
maledizione.
Nella città vi sarà il
trono di Dio e
dell’Agnello: i suoi
servi lo adoreranno;
vedranno il suo volto e
porteranno
il suo nome sulla
fronte.
Non vi sarà più notte,
e non avranno più
bisogno di luce di
lampada né di luce di
sole, perché il
Signore Dio li illuminerà.
E regneranno nei
secoli dei secoli.
E mi disse: «Queste
parole sono certe e vere.
Il Signore, il Dio che
ispira i profeti, ha
mandato il suo angelo
per mostrare ai suoi
servi le cose che
devono accadere tra breve.
Ecco, io vengo presto.
Beato chi custodisce
le parole profetiche
di questo libro».
Parola di Dio.
Vangelo
Vegliate, perché
abbiate la forza di
sfuggire a tutto
ciò che sta per accadere.
Dal Vangelo secondo
Luca (21,34-36) anno
pari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi
stessi, che i vostri cuori
non si appesantiscano
in dissipazioni,
ubriachezze e affanni
della vita e che
quel giorno non vi
piombi addosso
all’improvviso; come
un laccio infatti
esso si abbatterà
sopra tutti coloro che
abitano sulla faccia
di tutta la terra.
Vegliate in ogni
momento pregando,
perché abbiate la
forza di sfuggire a tutto
ciò che sta per
accadere e di comparire
davanti al Figlio
dell’uomo».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Vegliamo per avere la forza di
comparire
davanti al Figlio dell’uomo, per
accorgerci
della salvezza che,
immeritatamente,
ci viene incontro, per scoprire
di essere
salvi e per comportarci di
conseguenza.
Vegliamo; non lasciamo che le
ubriacature
della vita, il successo, la fama,
il pettegolezzo, l’ansia da
prestazione
ci sconvolgano la vita
impedendoci di
riconoscere la presenza del
Signore.
Vegliamo; con le comunità piccoli
avamposti del Regno in mezzo al
deserto
della modernità, luoghi dove
regna il
Regno, dove gli uomini imparano
ad
essere fratelli, a superare le
differenze
nell’armonia del Vangelo.
Vegliamo; pregando ogni giorno,
ritirandoci nella stanza segreta
del nostro
cuore, partecipando all’Eucarestia
della
comunità, prestando un servizio
in parrocchia.
Vegliamo; perché le troppe cose
da fare
non ci impediscano di vivere la
beatitudine del discepolato, la
forza
dell’appartenere al Signore.
Concludiamo questo anno
benedicendo
il Signore e l’Evangelista Marco;
da
stasera entriamo nell’anno nuovo
col
grande mese di Avvento, preparandoci
in preghiera al Natale.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.