giovedì 28 gennaio 2016

Il Vangelo del Venerdì 29 Gennaio 2016

1° Lettura dal secondo libro di Samuèle (11,1-4a.5-10a.13-17)
Dal Vangelo secondo Marco (4,26-34) anno C.
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno
di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma
o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce.
Come, egli stesso non lo sa.
Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi
la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto
è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata
la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di
Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?
È come un granello di senape che, quando viene seminato
sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul
terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più
grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che
gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro
la Parola, come potevano intendere.
Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi
discepoli spiegava ogni cosa.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Cos’è il regno di Dio?
Perché Gesù non lo spiega chiaramente, senza troppi
giri di parole?
In realtà, il regno non è una realtà da capire, quanto
piuttosto da vivere.
Esso cresce da solo, e l’unica cosa che dobbiamo fare è
non ostacolarne la crescita.
Per questo il Signore usa le parabole; esse ne spiegano
solo indirettamente la natura, perché poi ognuno di noi
possa, nella riflessione e nella preghiera, comprenderne
l’importanza per la propria vita.
Dunque, l’unico sforzo che dobbiamo fare è quello di
aprirci completamente a questo dono che aspetta da noi
il nostro assenso per poter porre radici nella nostra vita.
Come si fa a capire che il regno cresce dentro di noi?
Quando sentiamo il bisogno di aprirci agli altri e donarci
con semplicità, vuol dire che esso ha attecchito.
Apriamoci perciò, e lasciamo che il regno cresca dentro
di attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.