martedì 21 febbraio 2023

Il Vangelo del Mercoledì 22 Febbraio 2023

 

Sacre Ceneri, inizio della Quaresima.

Mercoledì delle Ceneri.

Prima Lettura

Laceratevi il cuore e non le vesti.

Dal libro del profeta Gioèle (2,12-18)

Così dice il Signore: «Ritornate a me con

tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti.

Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate

al Signore, vostro Dio, perché egli è

misericordioso e pietoso, lento all'ira,

di grande amore, pronto a ravvedersi

riguardo al male».

Chi sa che non cambi e si ravveda e

lasci dietro a sé una benedizione?

Offerta e libazione per il Signore, vostro Dio.

Suonate il corno in Sion, proclamate un

solenne digiuno, convocate una riunione sacra.

Radunate il popolo, indite un'assemblea

solenne, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli,

i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua

camera e la sposa dal suo talamo.

Tra il vestibolo e l'altare piangano i sacerdoti,

ministri del Signore, e dicano: «Perdona,

Signore, al tuo popolo e non esporre la tua

eredità al ludibrio e alla derisione delle genti».

Perché si dovrebbe dire fra i popoli: «Dov'è

il loro Dio?».

Il Signore si mostra geloso per la sua terra

e si muove a compassione del suo popolo.

Parola di Dio.

 

Salmo Responsoriale Dal Sal 50 (51)

 

Ripetiamo. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

 

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;

nella tua grande misericordia

cancella la mia iniquità.

Lavami tutto dalla mia colpa,

dal mio peccato rendimi puro. R.

 

Sì, le mie iniquità io le riconosco, il

mio peccato mi sta sempre dinanzi.

Contro di te, contro te solo ho peccato,

quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto. R.

 

Crea in me, o Dio, un cuore puro,

rinnova in me uno spirito saldo.

Non scacciarmi dalla tua presenza

e non privarmi del tuo santo spirito. R.

 

Rendimi la gioia della tua salvezza,

sostienimi con uno spirito generoso.

Signore, apri le mie labbra

e la mia bocca proclami la tua lode. R.

 

Seconda Lettura

Riconciliatevi con Dio.

Ecco ora il momento favorevole.

Dalla seconda lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (5,20 -6,2)

Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo

ambasciatori: per mezzo nostro è Dio

stesso che esorta.

Vi supplichiamo in nome di Cristo:

lasciatevi riconciliare con Dio.

Colui che non aveva conosciuto peccato,

Dio lo fece peccato in nostro favore,

perché in lui noi potessimo diventare

giustizia di Dio.

Poiché siamo suoi collaboratori, vi

esortiamo a non accogliere invano

la grazia di Dio.

Egli dice infatti: «Al momento

favorevole ti ho esaudito e nel giorno

della salvezza ti ho soccorso».

Ecco ora il momento favorevole, ecco

ora il giorno della salvezza!

Parola di Dio.

Acclamazione al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

 

Oggi non indurite il vostro cuore,

ma ascoltate la voce del Signore. (Cf. Sal 94,8ab)

 

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

 

Vangelo

Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Dal Vangelo secondo Matteo (6,1-6.16-18) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi

discepoli: «State attenti a non praticare

la vostra giustizia davanti agli uomini

per essere ammirati da loro, altrimenti

non c'è ricompensa per voi presso il

Padre vostro che è nei cieli.

Dunque, quando fai l'elemosina, non

suonare la tromba davanti a te, come

fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle

strade, per essere lodati dalla gente.

In verità io vi dico: hanno già ricevuto

la loro ricompensa.

Invece, mentre tu fai l'elemosina, non

sappia la tua sinistra ciò che fa la tua

destra, perché la tua elemosina resti nel

segreto; e il Padre tuo, che vede nel

segreto, ti ricompenserà.

E quando pregate, non siate simili agli

ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli

angoli delle piazze, amano pregare

stando ritti, per essere visti dalla gente.

In verità io vi dico: hanno già ricevuto

la loro ricompensa.

Invece, quando tu preghi, entra nella tua

camera, chiudi la porta e prega il Padre

tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo,

che vede nel segreto, ti ricompenserà.

E quando digiunate, non diventate

malinconici come gli ipòcriti, che

assumono un'aria disfatta per far vedere

agli altri che digiunano.

In verità io vi dico: hanno già ricevuto

la loro ricompensa.

Invece, quando tu digiuni, profùmati

la testa e làvati il volto, perché la gente

non veda che tu digiuni, ma solo il Padre

tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo,

che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

In Quaresima Dio, in maniera perentoria,

c’invita a guarire da una malattia

profondamente radicata dentro di noi, di

cui forse non siamo nemmeno più consapevoli.

È quella forma d’ipocrisia che condiziona

molto persino i nostri atti di culto più sentiti,

rovinandoli davanti a Dio.

L’ipocrisia è quella malattia del cuore

che spinge a comportarsi in maniera falsa

e calcolata persino davanti al Signore;

è evidente che non possiamo ingannare

Dio con la nostra presunta santità.

Il problema è che siamo noi a ingannare

noi stessi, quando ci sentiamo bravi

e a posto soltanto perché abbiamo una

certa frequentazione della Chiesa e dei

sacramenti; se a questo, però, non segue

un comportamento improntato alla

misericordia e al perdono, stiamo

semplicemente sprecando tempo e

ingannando noi stessi.

Attenzione amici, a non cadere in questa

trappola mortale per la nostra anima,

perciò, facciamoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buon inizio del periodo Quaresimale, Fausto.