venerdì 18 ottobre 2019

Il Vangelo del Sabato 19 Ottobre 2019


Della 28° settimana del Tempo Ordinario.
S. Paolo della Croce, sacerdote.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo ai Romani (4,13.16-18)
Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza,
la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che
viene dalla fede.
Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in
tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per
quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di
Abramo, il quale è padre di tutti noi–come sta scritto: «Ti ho costituito padre
di molti popoli»–davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e
chiama all’esistenza le cose che non esistono.
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre
di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (12,8-12) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: chiunque mi riconoscerà
davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli
di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti
agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi
bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non
preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché
lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Forse queste parole di Gesù potrebbero sembrare anacronistiche.
Chi oggi lo rinnegherebbe apertamente?
Il problema è che pensiamo che per rinnegare il Signore bisogna trovarsi
in luoghi in cui chi professa la fede in Cristo può anche rischiare la vita.
Ma ci sono tanti modi per rinnegare il Signore.
Purtroppo anche la fede languida, che non è più incisiva e che non dà
testimonianza è un modo per escluderlo dalla nostra vita.
Quante volte anche noi ci vergogniamo di dirci cristiani, semplicemente perché
temiamo che li altri ci prendano in giro o che ci deridano per la nostra fede.
Tantissimi, purtroppo, molte persone che venivano a leggere il Vangelo sul mio
profilo, ora lo leggono attraverso altre persone che conoscono, perché?
Semplicemente perché non vogliono essere scambiate per bigotte, ecco il problema.
Questo fa sì che le parole di Gesù si compiano anche per noi.
Solo chi gli dà un posto importante non si vergogna di confessare, con le labbra
e soprattutto con la testimonianza, che Egli è il Signore della propria vita.
Ed allora, senza paura, diciamo a chi incontriamo che siamo del Signore,
se facciamo fatica, la preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.