Della 4° settimana del Tempo Ordinario.
San
Vincenzo Romano, sacerdote.
Prima
Lettura
Ecco, la vergine
concepirà e partorirà un figlio.
Dal libro del profeta
Isaìa (7,10-14)
In quei giorni, il
Signore parlò ad Àcaz: «Chiedi per te un segno
dal Signore, tuo Dio,
dal profondo degli inferi oppure dall'alto».
Ma Àcaz rispose: «Non
lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse:
«Ascoltate, casa di Davide!
Non vi basta stancare
gli uomini, perché ora vogliate stancare
anche il mio Dio?
Pertanto il Signore
stesso vi darà un segno.
Ecco: la vergine
concepirà e partorirà un figlio, che
chiamerà Emmanuele».
Parola di Dio.
Vangelo
Ecco, concepirai e
darai alla luce un figlio.
Dal Vangelo secondo
Luca (1,26-38) anno dispari.
Nel sesto mese,
l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una
città della Galilea, chiamata
Nàzaret, a una vergine, promessa
sposa di un uomo della
casa di Davide, di nome Giuseppe.
La vergine si chiamava
Maria.
Entrando da lei,
disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella
fu molto turbata e si domandava che
senso avesse un saluto
come questo.
L'angelo le disse:
«Non temere, Maria, perché hai trovato
grazia presso Dio.
Ed ecco, concepirai un
figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà
chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore
Dio gli darà il trono
di Davide suo padre e regnerà per sempre
sulla casa di Giacobbe
e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse
all'angelo: «Come avverrà questo, poiché
non conosco uomo?».
Le rispose l'angelo:
«Lo Spirito Santo scenderà su di te e la
potenza dell'Altissimo
ti coprirà con la sua
ombra.
Perciò colui che
nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.
Ed ecco, Elisabetta,
tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito
anch'essa un figlio e
questo è il sesto mese per lei, che era detta
sterile: nulla è
impossibile a Dio».
Allora Maria disse:
«Ecco la serva del Signore: avvenga
per me secondo la tua
parola».
E l'angelo si
allontanò da lei.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
È davvero così importante questa
pagina così scarna, che
ha scatenato la fantasia e l’estro
di generazioni di pittori?
Sì, certo, assolutamente.
Perché in quella minuscola casa
di quel minuscolo paese
addossato ad un declivio
roccioso, da cui la gente aveva
ricavato nelle grotte naturali
delle abitazioni fresche ed
asciutte, avviene l’assurdo di
Dio.
Protagonisti una quindicenne
illetterata di un paese
sottomesso a schiavitù, ai
confini del mondo.
Niente satellite, né diretta
televisiva, né network
spettacolari, nella minuscola
Nazareth che diventa
ombelico del mondo, centro
assoluto della storia.
Poiché Dio, stanco di essere
incompreso, decide di
venire a raccontarsi, poiché la
lunga storia di amicizia
e affetto col popolo di Israele
non è stata sufficiente
per spiegarsi, Dio sceglie di
farsi uomo, parole, lacrime,
sorriso, tono di voce, sudore e
necessita di un corpo,
ha bisogna di una madre.
Non la moglie dell’imperatore, o
il premio Nobel per
la medicina, non una donna
manager dinamica dei
nostri giorni, macché, Dio
sceglie la piccola adolescente
Maria e a lei chiede di diventare
la porta d’ingresso
per Dio nel mondo, tutto lì.
Cosa direste se domattina vi
arrivasse una figlia o una
nipote adolescente dicendo; Dio
mi ha chiesto di aiutarlo
a salvare il mondo? Appunto.
Invece Maria ci sta, ci crede e
tutti noi non sappiamo se
ridere o scuotere la testa
davanti a tanta splendida incoscienza.
O chiave di Davide, che apri le
porte del regno dei cieli;
vieni, e libera chi giace nelle
tenebre del male.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.