sabato 9 maggio 2015

Il Vangelo di Domenica 10 Maggio 2015

Il Vangelo della 6° Domenica di Pasqua
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli
(10,25-27.34-35.44-48)
2° Lettura dalla prima lettera di
San Giovanni apostolo (4,7-10)
Dal Vangelo secondo Giovanni (15,9-17) anno B.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Come
il Padre ha amato me, anche io ho amato voi.
Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti,
rimarrete nel mio amore, come io ho osservato
i comandamenti del Padre mio e rimango nel
suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in
voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli
uni gli altri come io ho amato voi.
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare
la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando.
Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa
quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato
amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio
l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi
ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il
vostro frutto rimanga; perché tutto quello che
chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri”.
Parola del Signore.
I pagani hanno bisogno di purificare la loro fede da tutto
ciò che sa troppo di paganesimo e di superstizione.
Solo quando anch’essi si aprono all’universalità della
salvezza, dono che Dio fa a tutti senza distinzioni,
essi sono pronti per ricevere lo Spirito Santo.
Perché non cerchiamo anche noi una persona che
possa guidarci a vivere una fede matura?
Perché, Dio è amore, ed Egli lo dimostra rivelandoci
una verità sconvolgente nella sua semplicità.
Per quanto possiamo credere di dare amore a Dio,
la nostra è sempre e solo una risposta ad un’iniziativa
che è partita da Lui.
Egli ci ha amato creandoci, ci ha amato rendendoci
figli adottivi, e continua ad amarci per primo perché,
nonostante il nostro peccato Egli continua a nutrirci
con il corpo ed il sangue del suo Figlio unigenito.
Come possiamo ancora nutrire dubbi sul suo amore
per noi e rimanere così dei pagani?
Vi è una misura nell’amore?
Secondo Gesù vi sono diversi livelli d’amore, ma quello
oltre il quale non si può più andare in quanto non vi è
nulla di più grande è il dono della nostra vita per gli altri.
Dare la vita per gli altri, proprio come ha fatto Lui.
Eppure, non immaginiamo in quanti modi ciò si può
realizzare; per qualcuno il dono supremo avviene per
mezzo del martirio cruento, ma per molti altri questo
dono si consuma nel silenzio di una quotidianità che
non è meno eroica della prima.
Perciò, offriamo quotidianamente la nostra vita
al Signore attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona Domenica, Fausto.