Della 3° settimana di Quaresima.
San Patrizio,
vescovo.
Prima Lettura
Non chiameremo più.
Dal libro del profeta
Osèa (14,2-10)
Così dice il Signore:
«Torna, Israele,
al Signore, tuo Dio, poiché
hai
inciampato nella tua
iniquità.
Preparate le parole da
dire e tornate al
Signore; ditegli:
"Togli ogni iniquità,
accetta ciò che è
bene: non offerta di tori
immolati, ma la lode
delle nostre labbra.
Assur non ci salverà, non
cavalcheremo
più su cavalli, né
chiameremo più "dio
nostro" l'opera
delle nostre mani, perché
presso di te l'orfano
trova misericordia".
Io li guarirò dalla
loro infedeltà, li amerò
profondamente, poiché
la mia ira si è
allontanata da loro.
Sarò come rugiada per
Israele; fiorirà
come un giglio e
metterà radici come
un albero del Libano, si
spanderanno
i suoi germogli e avrà
la bellezza
dell'olivo e la
fragranza del Libano.
Ritorneranno a sedersi
alla mia ombra,
faranno rivivere il
grano, fioriranno come
le vigne, saranno
famosi come il vino
del Libano.
Che ho ancora in
comune con
gli ìdoli, o Èfraim?
Io l'esaudisco e
veglio su di lui; io sono
come un cipresso
sempre verde, il tuo
frutto è opera mia.
Chi è saggio comprenda
queste cose,
chi ha intelligenza le
comprenda; poiché
rette sono le vie del
Signore, i giusti
camminano in esse, mentre
i malvagi
v'inciampano».
Parola di Dio.
Vangelo.
Il Signore nostro
Dio è l'unico Signore: lo amerai.
Dal Vangelo secondo
Marco (12,28b-34) anno dispari.
In quel tempo, si
avvicinò a Gesù uno
degli scribi e gli
domandò: «Qual è il
primo di tutti i
comandamenti?».
Gesù rispose: «Il
primo è: "Ascolta, Israele!
Il Signore nostro Dio
è l'unico Signore;
amerai il Signore tuo
Dio con tutto il tuo
cuore e con tutta la
tua anima, con tutta la
tua mente e con tutta
la tua forza".
Il secondo è questo:
"Amerai il tuo
prossimo come te
stesso".
Non c'è altro
comandamento più
grande di questi».
Lo scriba gli disse:
«Hai detto bene,
Maestro, e secondo
verità, che Egli è
unico e non vi è altri
all'infuori di lui;
amarlo con tutto il
cuore, con tutta
l'intelligenza e con
tutta la forza e amare
il prossimo come se
stesso vale più di
tutti gli olocàusti e
i sacrifici».
Vedendo che egli aveva
risposto
saggiamente, Gesù gli
disse: «Non sei
lontano dal regno di
Dio».
E nessuno aveva più il
coraggio di interrogarlo.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Quando si cerca la verità con
sincerità di
cuore e senza preconcetti, ci
s’incontra
con il Signore Gesù.
Probabilmente la ricerca dello
scriba era
ancora lunga, e avrebbe dovuto
fare
ulteriori passaggi; intanto egli
ha già
intravisto nella persona del
Signore
colui che può dargli la chiave di
lettura
per comprendere il senso profondo
della Scrittura.
Ci sono tanti cristiani che, pur
compiendo
atti di culto e pratiche
religiose, non hanno
incontrato Gesù come colui che dà
senso
alla loro vita.
Il fatto è che se ciò non
avviene, non
abbiamo ancora scoperto che è
proprio
Lui che dà significato al nostro
credere.
Amare Dio e gli altri è possibile
soltanto
se si guarda a Lui, che è il
modello
perfetto di questa indicazione
della Bibbia.
Se impariamo ad ascoltare, come
chiede
anzitutto il Signore, diventiamo
capaci
di fare spazio a Lui e vivere la
perfezione
dell’amore, facendoci aiutare
dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.