Della 1° settimana di Quaresima.
Sant' Alessandro di
Alessandria, Patriarca.
Prima lettura dal libro
del profeta Ezechièle (18,21-28)
Così dice il Signore
Dio: «Se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha
commesso e osserva
tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine,
egli vivrà, non
morirà.
Nessuna delle colpe
commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia
che ha praticato.
Forse che io ho
piacere della morte del malvagio-oracolo del Signore-o non
piuttosto che desista
dalla sua condotta e viva?
Ma se il giusto si
allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte
le azioni abominevoli
che l'empio commette, potrà egli vivere?
Tutte le opere giuste
da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione
in cui è caduto e del
peccato che ha commesso, egli morirà.
Voi dite: "Non è
retto il modo di agire del Signore".
Ascolta dunque, casa
d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non
è retta la vostra?
Se il giusto si
allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo
muore, egli muore
appunto per il male che ha commesso.
E se il malvagio si
converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò
che è retto e giusto,
egli fa vivere se stesso.
Ha riflettuto, si è
allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo
(5,20-26) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «Se la vostra giustizia non supererà
quella degli scribi e
dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu
detto agli antichi: "Non ucciderai"; chi avrà ucciso dovrà
essere sottoposto al
giudizio.
Ma io vi dico:
chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.
Chi poi dice al
fratello: "Stupido", dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli
dice:
"Pazzo", sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti
la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha
qualche cosa contro di
te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a
riconciliarti con il
tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto
d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui,
perché l'avversario
non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga
gettato in prigione.
In verità io ti dico:
non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù ha molto a cuore la coerenza
fra la vita e la fede; non riesce ad immaginare
come un discepolo del Padre
riesca a rivolgersi a Dio in un modo, a pregarlo,
senza convertire in contemporanea
la propria vita.
Certo; poi magari ci vuole del
tempo e molta pazienza, ma fare il contrario di
quello che si dice e si prega non
rientra nelle possibilità del Signore.
Purtroppo anche noi cristiani,
troppo sovente, commettiamo lo stesso errore;
creiamo una profonda distonia fra
le nostre parole e la nostra vita.
La fede, intendiamoci, non si
riduce ad un generico buonismo ma se non produce
l’effetto di una vita orientata
alle parole che pronunciamo, è solo vuota retorica religiosa.
Gesù giunge a chiedere al suo
discepolo di anteporre la riconciliazione del fratello
che ce l’ha con noi (e non
viceversa!) alla celebrazione del rito liturgico.
Quanto stonano i nostri
atteggiamenti di indifferenza, di litigi all’interno della
comunità cristiana per ragioni
spesso ridicole con queste severe parole del Signore!
Che la Quaresima ci aiuti ad
andare all’essenziale, a riportare un briciolo di
coerenza fra le parole che
pronunciamo e i comportamenti che viviamo,
facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.