domenica 7 marzo 2021

Il Vangelo del Lunedì 8 Marzo 2021

 

Della 3° settimana di Quaresima.

San Giovanni di Dio, religioso.

Prima lettura dal secondo libro dei Re (5,1-15)

In quei giorni Naamàn, comandante dell'esercito del re di Aram, era un

personaggio autorevole presso il suo signore e stimato, perché per suo

mezzo il Signore aveva concesso la salvezza agli Aramèi.

Ma quest'uomo prode era lebbroso.

Ora bande aramèe avevano condotto via prigioniera dalla terra d'Israele una

ragazza, che era finita al servizio della moglie di Naamàn.

Lei disse alla padrona: «Oh, se il mio signore potesse presentarsi al profeta che

è a Samarìa, certo lo libererebbe dalla sua lebbra».

Naamàn andò a riferire al suo signore: «La ragazza che proviene dalla terra

d'Israele ha detto così e così».

Il re di Aram gli disse: «Va' pure, io stesso invierò una lettera al re d'Israele».

Partì dunque, prendendo con sé dieci talenti d'argento, seimila sicli d'oro e

dieci mute di abiti.

Portò la lettera al re d'Israele, nella quale si diceva: «Orbene, insieme con questa

lettera ho mandato da te Naamàn, mio ministro, perché tu lo liberi dalla sua lebbra».

Letta la lettera, il re d'Israele si stracciò le vesti dicendo: «Sono forse Dio per dare

la morte o la vita, perché costui mi ordini di liberare un uomo dalla sua lebbra?

Riconoscete e vedete che egli evidentemente cerca pretesti contro di me».

Quando Elisèo, uomo di Dio, seppe che il re d'Israele si era stracciate le vesti,

mandò a dire al re: «Perché ti sei stracciato le vesti?

Quell'uomo venga da me e saprà che c'è un profeta in Israele».

Naamàn arrivò con i suoi cavalli e con il suo carro e si fermò alla porta della

casa di Elisèo.

Elisèo gli mandò un messaggero per dirgli: «Va', bàgnati sette volte nel Giordano:

il tuo corpo ti ritornerà sano e sarai purificato».

Naamàn si sdegnò e se ne andò dicendo: «Ecco, io pensavo: "Certo, verrà fuori e,

stando in piedi, invocherà il nome del Signore, suo Dio, agiterà la sua mano verso

la parte malata e toglierà la lebbra".

Forse l'Abanà e il Parpar, fiumi di Damàsco, non sono migliori di tutte le acque d'Israele?

Non potrei bagnarmi in quelli per purificarmi?».

Si voltò e se ne partì adirato.

Gli si avvicinarono i suoi servi e gli dissero: «Padre mio, se il profeta ti avesse

ordinato una gran cosa, non l'avresti forse eseguita?

Tanto più ora che ti ha detto: "Bàgnati e sarai purificato"».

Egli allora scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola dell'uomo

di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato.

Tornò con tutto il seguito dall'uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco,

ora so che non c'è Dio su tutta la terra se non in Israele».

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (4,24-30) anno dispari.

In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io

vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria.

Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando

il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;

ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne.

C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro

fu purificato, se non Naamàn, il Siro».

All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno.

Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio

del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù.

Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Quanto ha ragione il Signore!

Nessun profeta è bene accetto in patria ed elenca i casi in cui, nella storia

di Israele, un profeta davvero non è stato accolto.

E ancora oggi accade così; crediamo di conoscere le persone, siamo colpiti dalle

loro parole ma ne smorziamo la forza perché le giudichiamo a partire dalla loro vita.

Come può il falegname di Nazareth parlare come un rabbino?

Come può presentarsi come un profeta se tutti sanno da dove viene?

Quante volte impediamo alle parole del Signore di giungere al nostro cuore

perché ci fermiamo all’apparenza di chi le pronuncia; e io, amici, ne so qualcosa!

E questa affermazione è scomoda; accampiamo mille scuse pur di non

ammettere questa disarmante verità.

Lasciamoci provocare dal Signore, individuiamo la sua presenza anche quando

si nasconde nel volto poco trasparente del prete scontroso, della suora antipatica,

del vicino pedante.

La Parola si fa strada attraverso le nostre parole, senza perdere di efficacia,

convertendo i cuori di chi la accoglie con umiltà.

Nessun profeta è riconosciuto, in patria, per una volta cerchiamo noi di essere

l’eccezione che conferma la regola, facendoci aiutare dalla preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.