mercoledì 14 giugno 2023

Il Vangelo del Giovedì 15 Giugno 2023

 

Della 10° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Germana Cousin, Vergine.

Prima lettura.

Dio rifulse nei nostri cuori, per far

risplendere la conoscenza della gloria di Dio.

Dalla seconda lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (3,15-4,1.3-6)

Fratelli, fino ad oggi, quando si legge

Mosè, un velo è steso sul cuore dei figli

d'Israele; ma quando vi sarà la conversione

al Signore, il velo sarà tolto.

 Il Signore è lo Spirito e, dove c’è lo

Spirito del Signore, c’è libertà.

E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo

come in uno specchio la gloria del

Signore, veniamo trasformati in quella

medesima immagine, di gloria in gloria,

secondo l’azione dello Spirito del Signore.

 Perciò, avendo questo ministero, secondo

la misericordia che ci è stata accordata,

non ci perdiamo d’animo.

 E se il nostro Vangelo rimane velato,

lo è in coloro che si perdono: in loro,

increduli, il dio di questo mondo ha

accecato la mente, perché non vedano

lo splendore del glorioso vangelo di

Cristo, che è immagine di Dio.

Noi infatti non annunciamo noi stessi,

ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi,

siamo i vostri servitori a causa di Gesù.

E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle

tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far

risplendere la conoscenza della gloria

di Dio sul volto di Cristo.

Parola di Dio.

Vangelo.

Chiunque si adira con il proprio fratello

dovrà essere sottoposto al giudizio.

Dal Vangelo secondo Matteo (5,20-26) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Io vi dico: se la vostra giustizia non

supererà quella degli scribi e dei farisei,

non entrerete nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi:

"Non ucciderai"; chi avrà ucciso dovrà

essere sottoposto al giudizio.

Ma io vi dico: chiunque si adira con il

proprio fratello dovrà essere sottoposto

al giudizio.

Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà

essere sottoposto al sinedrio; e chi gli

dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco

della Geènna.

Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare

e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche

cosa contro di te, lascia lì il tuo dono

davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti

con il tuo fratello e poi torna a offrire

il tuo dono.

Mettiti presto d’accordo con il tuo

avversario mentre sei in cammino con

lui, perché l’avversario non ti consegni

al giudice e il giudice alla guardia, e tu

venga gettato in prigione.

In verità io ti dico: non uscirai di là finché

non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Quanto è esigente il Signore, quanto

è duro da ascoltare!

Nel discorso della montagna Gesù dona

al suo popolo Israele e a noi la nuova

legge, come fece Mosè sul Sinai.

Ma questa volta la legge è scolpita nel

cuore, non sulle pietre; Gesù non è

venuto a cambiare un iota della legge,

eppure la stravolge, riportandola alla sua

origine, semplificandola e togliendola

dagli angusti spazi della morale.

È immenso, ciò che chiede Gesù; non

giudicare con malevolenza, non sparlare

degli altri, non insultarli, riconciliarsi

anche quando sono loro ad avere iniziato.

Parole come staffilate, irrealizzabili, se

applicate con i nostri miseri mezzi umani.

La nuova morale proposta da Gesù,

senza Gesù diventa immorale e

irrealizzabile; chi di noi può vivere

con tanta intensità?

Eppure Gesù osa; seguire Lui significa

imitare ciò che egli ha fatto.

Gesù si comporta proprio come chiede,

offrirà perdono (rifiutato) ai suoi oppressori,

soccomberà pur di non usare violenza.

Discepoli del Nazareno, osiamo sognare,

stringiamoci al Maestro per essere

capaci di qualche piccolo gesto di

riconciliazione e di perdono, di vita

nuova, perché chi ci vede, oggi, possa

pensare che è possibile osare un mondo

nuovo, vivere in un modo nuovo, non

perché migliori, ma perché redenti,

facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.