Della 10° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Germana
Cousin, Vergine.
Prima lettura.
Dio rifulse nei
nostri cuori, per far
risplendere la
conoscenza della gloria di Dio.
Dalla seconda lettera
di san Paolo
apostolo ai Corìnzi
(3,15-4,1.3-6)
Fratelli, fino ad
oggi, quando si legge
Mosè, un velo è steso
sul cuore dei figli
d'Israele; ma quando
vi sarà la conversione
al Signore, il velo
sarà tolto.
Il Signore è lo Spirito e, dove c’è lo
Spirito del Signore,
c’è libertà.
E noi tutti, a viso
scoperto, riflettendo
come in uno specchio
la gloria del
Signore, veniamo
trasformati in quella
medesima immagine, di
gloria in gloria,
secondo l’azione dello
Spirito del Signore.
Perciò, avendo questo ministero, secondo
la misericordia che ci
è stata accordata,
non ci perdiamo
d’animo.
E se il nostro Vangelo rimane velato,
lo è in coloro che si
perdono: in loro,
increduli, il dio di
questo mondo ha
accecato la mente,
perché non vedano
lo splendore del
glorioso vangelo di
Cristo, che è immagine
di Dio.
Noi infatti non
annunciamo noi stessi,
ma Cristo Gesù
Signore: quanto a noi,
siamo i vostri
servitori a causa di Gesù.
E Dio, che disse:
«Rifulga la luce dalle
tenebre», rifulse nei
nostri cuori, per far
risplendere la
conoscenza della gloria
di Dio sul volto di
Cristo.
Parola di Dio.
Vangelo.
Chiunque si adira
con il proprio fratello
dovrà essere
sottoposto al giudizio.
Dal Vangelo secondo
Matteo (5,20-26) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: se la
vostra giustizia non
supererà quella degli
scribi e dei farisei,
non entrerete nel
regno dei cieli.
Avete inteso che fu
detto agli antichi:
"Non
ucciderai"; chi avrà ucciso dovrà
essere sottoposto al
giudizio.
Ma io vi dico:
chiunque si adira con il
proprio fratello dovrà
essere sottoposto
al giudizio.
Chi poi dice al
fratello: “Stupido”, dovrà
essere sottoposto al
sinedrio; e chi gli
dice: “Pazzo”, sarà
destinato al fuoco
della Geènna.
Se dunque tu presenti
la tua offerta all’altare
e lì ti ricordi che
tuo fratello ha qualche
cosa contro di te,
lascia lì il tuo dono
davanti all’altare,
va’ prima a riconciliarti
con il tuo fratello e
poi torna a offrire
il tuo dono.
Mettiti presto
d’accordo con il tuo
avversario mentre sei
in cammino con
lui, perché
l’avversario non ti consegni
al giudice e il
giudice alla guardia, e tu
venga gettato in
prigione.
In verità io ti dico:
non uscirai di là finché
non avrai pagato fino
all’ultimo spicciolo!».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Quanto è esigente il Signore,
quanto
è duro da ascoltare!
Nel discorso della montagna Gesù
dona
al suo popolo Israele e a noi la
nuova
legge, come fece Mosè sul Sinai.
Ma questa volta la legge è
scolpita nel
cuore, non sulle pietre; Gesù non
è
venuto a cambiare un iota della
legge,
eppure la stravolge, riportandola
alla sua
origine, semplificandola e
togliendola
dagli angusti spazi della morale.
È immenso, ciò che chiede Gesù;
non
giudicare con malevolenza, non
sparlare
degli altri, non insultarli,
riconciliarsi
anche quando sono loro ad avere
iniziato.
Parole come staffilate,
irrealizzabili, se
applicate con i nostri miseri
mezzi umani.
La nuova morale proposta da Gesù,
senza Gesù diventa immorale e
irrealizzabile; chi di noi può
vivere
con tanta intensità?
Eppure Gesù osa; seguire Lui
significa
imitare ciò che egli ha fatto.
Gesù si comporta proprio come
chiede,
offrirà perdono (rifiutato) ai
suoi oppressori,
soccomberà pur di non usare
violenza.
Discepoli del Nazareno, osiamo
sognare,
stringiamoci al Maestro per
essere
capaci di qualche piccolo gesto
di
riconciliazione e di perdono, di
vita
nuova, perché chi ci vede, oggi,
possa
pensare che è possibile osare un
mondo
nuovo, vivere in un modo nuovo,
non
perché migliori, ma perché
redenti,
facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.