Della 2° settimana del Tempo di Pasqua.
San Leonida di
Alessandria, Martire, padre di Origene.
Prima Lettura
Scelsero sette
uomini pieni di Spirito Santo.
Dagli Atti degli
Apostoli (6,1-7)
In quei giorni,
aumentando il numero dei
discepoli, quelli di
lingua greca mormorarono
contro quelli di
lingua ebraica perché,
nell’assistenza
quotidiana, venivano
trascurate le loro
vedove.
Allora i Dodici
convocarono il gruppo
dei discepoli e dissero:
«Non è giusto che
noi lasciamo da parte
la parola di Dio
per servire alle
mense.
Dunque, fratelli,
cercate fra voi sette
uomini di buona
reputazione, pieni di
Spirito e di sapienza,
ai quali affideremo
questo incarico.
Noi, invece, ci
dedicheremo alla preghiera
e al servizio della
Parola».
Piacque questa
proposta a tutto il gruppo
e scelsero Stefano,
uomo pieno di fede
e di Spirito Santo,
Filippo, Pròcoro,
Nicànore, Timone,
Parmenàs e Nicola,
un prosèlito di
Antiòchia.
Li presentarono agli
apostoli e, dopo aver
pregato, imposero loro
le mani.
E la parola di Dio si
diffondeva e il numero
dei discepoli a
Gerusalemme si moltiplicava
grandemente; anche una
grande moltitudine
di sacerdoti aderiva
alla fede.
Parola di Dio.
Vangelo
Videro Gesù che
camminava sul mare.
Dal Vangelo secondo
Giovanni (6,16-21) anno dispari.
Venuta la sera, i
discepoli di Gesù scesero
al mare, salirono in
barca e si avviarono
verso l’altra riva del
mare in direzione
di Cafàrnao.
Era ormai buio e Gesù
non li aveva ancora
raggiunti; il mare era
agitato, perché
soffiava un forte
vento.
Dopo aver remato per
circa tre o quattro
miglia, videro Gesù
che camminava sul mare
e si avvicinava alla
barca, ed ebbero paura.
Ma egli disse loro:
«Sono io, non abbiate paura!».
Allora vollero
prenderlo sulla barca, e subito
la barca toccò la riva
alla quale erano diretti.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Dopo la moltiplicazione dei pani,
i discepoli,
come la folla, avevano acclamato
Gesù re,
ma la loro speranza era stata
delusa.
Ora scendono al lago e,
sconsolati,
dirigono la barca verso Cafarnao
per
ritornare a casa loro e al loro
lavoro.
Giovanni sottolinea questa
incomprensione
dei discepoli con l’immagine
della notte
e della tenebra.
Il separarsi da Gesù e il non
seguire la sua
Parola è entrare nella tenebra e
nella cecità
più profonda.
La confusione interiore del loro
cuore,
simboleggiata dal forte vento che
scuote
la barca, li induce ad abbandonare
il Maestro.
L’annotazione dell’evangelista: “Gesù
non era ancora venuto da loro”, ma
prepara
la sua rivelazione ai discepoli.
Lontani dalla spiaggia circa
cinque o sei
chilometri essi videro Gesù che
camminava sulle acque.
Egli si presenta come Dio che può
camminare sulle grandi acque e
sul mare.
Con le parole: “Sono io, non
temete!”,
Gesù si fa conoscere loro e si
rivela
come il Signore in cui è presente
la
potenza di salvezza di Dio.
Le forze della natura, anche le
più violente,
non possono ostacolare l’azione
del
Figlio di Dio.
Egli si rivela ai discepoli non
solo come
Messia, che sazia la loro fame,
ma ancor
più come Dio che ancora una volta
va loro
incontro con amore.
A noi però, il compito di
pregare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.