1° Lettura dal primo libro dei
Re (17,17-24)
2° Lettura dalla lettera di san
Paolo apostolo ai Gàlati (1,11-19)
Dal Vangelo secondo Luca
(7,11-17) anno C.
In quel tempo, Gesù si recò in
una città chiamata Nain,
e con lui camminavano i suoi
discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta
della città, ecco, veniva
portato alla tomba un morto,
unico figlio di una madre
rimasta vedova; e molta gente
della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso
da grande compassione
per lei e le disse: «Non
piangere!».
Si avvicinò e toccò la bara,
mentre i portatori si fermarono.
Poi disse: «Ragazzo, dico a
te, àlzati!».
Il morto si mise seduto e
cominciò a parlare.
Ed egli lo restituì a sua
madre.
Tutti furono presi da timore e
glorificavano Dio, dicendo:
«Un grande profeta è sorto tra
noi», e: «Dio ha visitato
il suo popolo».
Questa fama di lui si diffuse
per tutta quanta la Giudea
e in tutta la regione
circostante.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul
Vangelo di oggi.
Il Vangelo di oggi ci presenta l’episodio
della risurrezione
del figlio della vedova di Nain.
Gesù tocca la bara che contiene il corpo
del ragazzo.
Questo gesto significa che Egli vuole
entrare in relazione
profonda con lui.
Non c’è limite alla potenza e alla
misericordia del Signore,
tanto che nemmeno il confine invalicabile
della morte può
impedirgli di riportare indietro il
giovinetto che,
inesorabilmente, era destinato al buio
del sepolcro.
Anche noi siamo chiamati a sperimentare
la presenza viva
di Gesù; Egli è con noi oggi e, dinanzi
al dolore che ci abbatte,
ci ripete: “Dico a te, àlzati!”.
Anche nei confronti della madre del
giovane il Signore
manifesta tutta la sua tenera premura,
accogliendo il suo
dolore e donandole la speranza.
Se anche noi avessimo questi
atteggiamenti nei confronti
delle persone che soffrono accanto a noi,
saremmo
certamente una luce per loro.
Entrare in relazione con loro, con le
loro sofferenze,
avere un atteggiamento premuroso e delicato
nei loro
confronti vale più di ogni cura o
medicina, e dire anche
noi; dico a te, alzati, che ti sorreggo.
Se vogliamo riuscirci, aiutiamoci con la
preghiera.
Padre
nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo
nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi
i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma
liberaci dal male. Amen.
Ave,
o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del
tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come
era in principio ora e sempre nei
secoli
dei secoli. Amen.
Buona
giornata Fausto.