giovedì 8 novembre 2018

Il Vangelo del Venerdì 9 Novembre 2018


Della 31° settimana del Tempo Ordinario.
Dedicazione della Basilica Lateranense.
1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (47,1-2.8-9.12)
Dal Vangelo secondo Giovanni (2,13-22) anno pari.
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti,
i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le
pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i
banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose
e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa
mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri
per fare queste cose?».
Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni
e tu in tre giorni lo farai risorgere?».
Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva
detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Queste parole di Gesù, ancora oggi, ci lasciano davvero stupiti.
Egli parlava del suo corpo come del vero tempio; i suoi contemporanei non
compresero cosa Egli volesse dire, e nemmeno i suoi discepoli capirono il
senso delle sue parole, se non molto tempo dopo.
La Chiesa, edificio di mattoni nel quale ci riuniamo per esprimere e celebrare
la nostra fede, è simbolo di quel tempio che è il corpo di Gesù.
Quando siamo riuniti nel suo nome, noi eleviamo a Dio lo stesso cantico di
lode che il Figlio innalza al Padre e ci uniamo a Lui perché la preghiera della
Chiesa intera si unisca alla voce del Cristo.
Capiamo perché è così importante partecipare alla liturgia in un tempio consacrato?
Quando siamo in Chiesa, ricordiamoci il significato e il valore del luogo in
cui ci troviamo.
Oggi, allora rafforziamo il santo proposito di rispettare il luogo sacro, dove
si celebrano i divini misteri, rivediamo i nostri comportamenti e soprattutto
chiediamoci se siamo veri adoratori.
Forse è arrivato il momento per farlo, se abbiamo dei dubbi, la preghiera
li può eliminare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.