Della 28° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Margherita
Maria Alacoque, vergine.
Prima Lettura
Per mezzo di Cristo
abbiamo ricevuto la
grazia di essere
apostoli, per suscitare
l’obbedienza della
fede in tutte le genti.
Dalla lettera di san
Paolo apostolo ai Romani (1,1-7)
Paolo, servo di Cristo
Gesù, apostolo per
chiamata, scelto per
annunciare il
vangelo di Dio-che
egli aveva promesso
per mezzo dei suoi
profeti nelle sacre
Scritture e che
riguarda il Figlio suo,
nato dal seme di
Davide secondo la carne,
costituito Figlio di
Dio con potenza,
secondo lo Spirito di
santità, in virtù
della risurrezione dei
morti, Gesù Cristo
nostro Signore; per
mezzo di lui abbiamo
ricevuto la grazia di
essere apostoli, per
suscitare l’obbedienza
della fede in tutte
le genti, a gloria del
suo nome, e tra queste
siete anche voi,
chiamati da Gesù Cristo-,
a tutti quelli che
sono a Roma, amati da
Dio e santi per
chiamata, grazia a voi e
pace da Dio, Padre
nostro, e dal
Signore Gesù Cristo!
Parola di Dio.
Vangelo
Non sarà dato alcun
segno a questa
generazione, se non
il segno di Giona.
Dal Vangelo secondo
Luca (11,29-32) anno dispari.
In quel tempo, mentre
le folle si accalcavano,
Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione
è una generazione
malvagia; essa cerca un
segno, ma non le sarà
dato alcun segno,
se non il segno di
Giona.
Poiché, come Giona fu
un segno per
quelli di Nìnive, così
anche il Figlio
dell’uomo lo sarà per
questa generazione.
Nel giorno del
giudizio, la regina del Sud
si alzerà contro gli
uomini di questa
generazione e li
condannerà, perché ella
venne dagli estremi
confini della terra
per ascoltare la
sapienza di Salomone.
Ed ecco, qui vi è uno
più grande di Salomone.
Nel giorno del
giudizio, gli abitanti di
Nìnive si alzeranno
contro questa
generazione e la
condanneranno, perché
essi alla predicazione
di Giona
si convertirono.
Ed ecco, qui vi è uno
più grande di Giona».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
A volte dettiamo delle condizioni
a Dio;
siamo noi a dirgli cosa deve fare
per
esistere; e in questa
rappresentazione
di Dio si nasconde, il più delle
volte,
il bisogno del segno eclatante,
del
miracolo, anzi leghiamo il mondo
del
miracolo al mondo del divino,
quasi
come se Dio dovesse stravolgere
ciò
che va benissimo-la natura, il
creato,
l'ordine della creazione-per
dimostrare
di esistere.
Gesù rifiuta questa visione
miracolistica
per sé e per Dio; anzi, appare
piuttosto
urtato dalla continua richiesta
di segni
e di prodigi, peraltro ancora
molto
diffuso ai nostri giorni.
C’è sempre il bisogno di correre
dietro le
apparizioni e delle madonne
piangenti;
il Signore ci invita, piuttosto,
ad imitare
l’atteggiamento degli abitanti di
Ninive
e della regina del sud.
I primi si convertirono alla
predicazione
di un profeta, e quanti profeti
inascoltati
percorrono ancora le strade della
nostra
città!, la seconda fece un lungo
viaggio
per verificare le notizie sulla
immensa
saggezza di Salomone.
Guardiamo i segni intorno a noi,
amici,
la voce della predicazione che
ascoltiamo
ogni Domenica e i gesti di bene e
di
saggezza che troviamo intorno a
noi e,
soprattutto, sappiamo riconoscere
il
grande segno di Giona che rimase
tre
giorni nel ventre della balena
così come
Gesù rimase tre giorni nel ventre
della
Morte; il segno della
Resurrezione, il
più grande e definitivo dei segni
che
ci testimonia che davvero Gesù è
il
Figlio di Dio e ci chiede di
pregare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.