domenica 15 ottobre 2023

Il Vangelo del Lunedì 16 Ottobre 2023

 

Della 28° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Margherita Maria Alacoque, vergine.

Prima Lettura

Per mezzo di Cristo abbiamo ricevuto la

grazia di essere apostoli, per suscitare

l’obbedienza della fede in tutte le genti.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (1,1-7)

Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per

chiamata, scelto per annunciare il

vangelo di Dio-che egli aveva promesso

per mezzo dei suoi profeti nelle sacre

Scritture e che riguarda il Figlio suo,

nato dal seme di Davide secondo la carne,

costituito Figlio di Dio con potenza,

secondo lo Spirito di santità, in virtù

della risurrezione dei morti, Gesù Cristo

nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo

ricevuto la grazia di essere apostoli, per

suscitare l’obbedienza della fede in tutte

le genti, a gloria del suo nome, e tra queste

siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo-,

a tutti quelli che sono a Roma, amati da

Dio e santi per chiamata, grazia a voi e

pace da Dio, Padre nostro, e dal

Signore Gesù Cristo!

Parola di Dio.

Vangelo

Non sarà dato alcun segno a questa

generazione, se non il segno di Giona.

Dal Vangelo secondo Luca (11,29-32) anno dispari.

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano,

Gesù cominciò a dire: «Questa generazione

è una generazione malvagia; essa cerca un

segno, ma non le sarà dato alcun segno,

se non il segno di Giona.

Poiché, come Giona fu un segno per

quelli di Nìnive, così anche il Figlio

dell’uomo lo sarà per questa generazione.

Nel giorno del giudizio, la regina del Sud

si alzerà contro gli uomini di questa

generazione e li condannerà, perché ella

venne dagli estremi confini della terra

per ascoltare la sapienza di Salomone.

Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.

Nel giorno del giudizio, gli abitanti di

Nìnive si alzeranno contro questa

generazione e la condanneranno, perché

essi alla predicazione di Giona

si convertirono.

Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

A volte dettiamo delle condizioni a Dio;

siamo noi a dirgli cosa deve fare per

esistere; e in questa rappresentazione

di Dio si nasconde, il più delle volte,

il bisogno del segno eclatante, del

miracolo, anzi leghiamo il mondo del

miracolo al mondo del divino, quasi

come se Dio dovesse stravolgere ciò

che va benissimo-la natura, il creato,

l'ordine della creazione-per dimostrare

di esistere.

Gesù rifiuta questa visione miracolistica

per sé e per Dio; anzi, appare piuttosto

urtato dalla continua richiesta di segni

e di prodigi, peraltro ancora molto

diffuso ai nostri giorni.

C’è sempre il bisogno di correre dietro le

apparizioni e delle madonne piangenti;

il Signore ci invita, piuttosto, ad imitare

l’atteggiamento degli abitanti di Ninive

e della regina del sud.

I primi si convertirono alla predicazione

di un profeta, e quanti profeti inascoltati

percorrono ancora le strade della nostra

città!, la seconda fece un lungo viaggio

per verificare le notizie sulla immensa

saggezza di Salomone.

Guardiamo i segni intorno a noi, amici,

la voce della predicazione che ascoltiamo

ogni Domenica e i gesti di bene e di

saggezza che troviamo intorno a noi e,

soprattutto, sappiamo riconoscere il

grande segno di Giona che rimase tre

giorni nel ventre della balena così come

Gesù rimase tre giorni nel ventre della

Morte; il segno della Resurrezione, il

più grande e definitivo dei segni che

ci testimonia che davvero Gesù è il

Figlio di Dio e ci chiede di pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.