mercoledì 27 gennaio 2021

Il Vangelo del Giovedì 28 Gennaio 2021

 

Della 3° settimana del Tempo Ordinario.

San Tommaso d'Aquino, Sacerdote e Dottore della Chiesa.

Prima lettura dalla lettera agli Ebrei (10,19-25)

Fratelli, poiché abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del

sangue di Gesù, via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso

il velo, cioè la sua carne, e poiché abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio,

accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati

da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.

Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno

di fede colui che ha promesso.

Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle

opere buone.

Non disertiamo le nostre riunioni, come alcuni hanno l'abitudine di fare, ma

esortiamoci a vicenda, tanto più che vedete avvicinarsi il giorno del Signore.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Marco (4,21-25) anno dispari.

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene forse la lampada per essere

messa sotto il moggio o sotto il letto?

O non invece per essere messa sul candelabro?

Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di

nascosto che non debba essere messo in luce.

Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!.

Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate.

Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più.

Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La lampada brilla, è nata per fare luce.

È sciocco nasconderla, metterla sotto uno sgabello, deve stare in alto, portare

luce a chi è nella stanza.

Spesso, invece, la flebile fiammella della nostra fede è abbandonata in uno

sgabuzzino della nostra vita, e la tiriamo fuori solo nelle feste comandate.

Ci vergogniamo della nostra fede, a volte perché non sappiamo difenderla,

più spesso perché abbiamo paura di sfigurare davanti alla modernità.

Per potere illuminare la nostra vita e quella degli altri, ci dobbiamo porre non

come arroganti detentori della verità, ma come persone che sanno ascoltare

senza pregiudizio, con una misura generosa, con misericordia.

Nella mia esperienza ho incontrato più anticlericali che atei, persone che hanno

avuto un brutto incontro con noi cristiani.

Animo, amici, non c’è nulla di nascosto che non debba venire alla luce; lasciamo

che sia il Signore a illuminare la nostra vita e, attraverso di noi, la vita di coloro

che oggi incontreremo e che, attraverso il nostro ascolto, la nostra assenza di giudizio,

la nostra affabilità e simpatia, potranno ricevere la luce del sorriso del maestro

Gesù, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.