Della 18° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Giovanna
Francesca de Chantal, religiosa.
Prima Lettura
Amerai il Signore,
tuo Dio, con tutto il cuore.
Dal libro del
Deuteronòmio (6,4-13)
Mosè parlò al popolo
dicendo: «Ascolta,
Israele: il Signore è
il nostro Dio, unico
è il Signore.
Tu amerai il Signore,
tuo Dio, con tutto il
cuore, con tutta
l’anima e con tutte le forze.
Questi precetti che
oggi ti do, ti stiano
fissi nel cuore.
Li ripeterai ai tuoi
figli, ne parlerai quando
ti troverai in casa
tua, quando camminerai per
via, quando ti
coricherai e quando ti alzerai.
Te li legherai alla
mano come un segno, ti
saranno come un
pendaglio tra gli occhi e
li scriverai sugli
stipiti della tua casa e
sulle tue porte.
Quando il Signore, tuo
Dio, ti avrà fatto
entrare nella terra
che ai tuoi padri Abramo,
Isacco e Giacobbe
aveva giurato di darti,
con città grandi e
belle che tu non hai
edificato, case piene
di ogni bene che tu
non hai riempito,
cisterne scavate ma non
da te, vigne e oliveti
che tu non hai piantato,
quando avrai mangiato
e ti sarai saziato,
guàrdati dal
dimenticare il Signore, che
ti ha fatto uscire
dalla terra d’Egitto, dalla
condizione servile.
Temerai il Signore,
tuo Dio, lo servirai
e giurerai per il suo
nome».
Parola di Dio.
Vangelo
Se avrete fede,
nulla vi sarà impossibile.
Dal Vangelo secondo
Matteo (17,14-20) anno dispari.
In quel tempo, si
avvicinò a Gesù un uomo
che gli si gettò in
ginocchio e disse: «Signore,
abbi pietà di mio
figlio!
È epilettico e soffre
molto; cade spesso
nel fuoco e sovente
nell’acqua.
L’ho portato dai tuoi
discepoli, ma non
sono riusciti a
guarirlo».
E Gesù rispose: «O
generazione incredula
e perversa!
Fino a quando sarò con
voi?
Fino a quando dovrò
sopportarvi?
Portatelo qui da me».
Gesù lo minacciò e il
demonio uscì da lui,
e da quel momento il
ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si
avvicinarono a Gesù,
in disparte, e gli
chiesero: «Perché noi
non siamo riusciti a
scacciarlo?».
Ed egli rispose loro:
«Per la vostra poca fede.
In verità io vi dico:
se avrete fede pari a
un granello di senape,
direte a questo
monte: “Spòstati da
qui a là”, ed esso si
sposterà, e nulla vi
sarà impossibile».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Evidentemente Gesù, parlando di
perversi
ed increduli, non fa riferimento
tanto al
padre del ragazzo; Egli si
rivolge
piuttosto ai suoi discepoli.
Da quanto essi gli chiedono in
disparte,
capiamo un fatto importante; essi
non
avevano capito che il potere
datogli da
Gesù di compiere i miracoli non
era un
modo magico di risolvere i
problemi
della gente.
Essi dovevano avere fede, ed in
quel
frangente essi avevano dimostrato
di non
averne nemmeno quanto un granello
di senape.
Ci piacerebbe tanto che la nostra
religiosità
risolvesse i nostri problemi
senza sforzo
alcuno né impegno; ma ciò non è
nello
stile di Dio.
Egli non è venuto per farci star
bene o per
risolvere i nostri problemi
cancellandoli
come in un gioco di prestigio.
Ciò che Dio vuole da noi è quella
fede
e quella speranza che sanno
vincere
persino la paura e la morte.
Certo, chi non vorrebbe un
miracolo
quando ci sono dei problemi, ma
il
Signore ci dice che dobbiamo
avere
una fede incrollabile, ed una
speranza
certa, non sarà facile, ma
possiamo
aiutarci con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.