Della 10° settimana del
Tempo Ordinario.
Beata Vergine Maria,
Madre della Chiesa.
1° Lettura dal libro
della Gènesi (3,9-15.20)
Dal Vangelo secondo
Giovanni (19,25-34) anno dispari.
In quel tempo, stavano
presso la croce di Gesù sua madre, la sorella
di sua madre, Maria
madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo
la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava,
disse alla madre:
«Donna, ecco tuo figlio!».
Poi disse al
discepolo: «Ecco tua madre!».
E da quell’ora il
discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù,
sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si
compisse la Scrittura,
disse: «Ho sete».
Vi era lì un vaso
pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto,
in cima a una canna e
gliela accostarono alla bocca.
Dopo aver preso
l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!».
E, chinato il capo,
consegnò lo spirito.
Era il giorno della
Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla
croce durante il
sabato–era infatti un giorno solenne quel sabato–, chiesero
a Pilato che fossero
spezzate loro le gambe e fossero portati via.
Vennero dunque i
soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano
stati crocifissi
insieme con lui.
Venuti però da Gesù,
vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe,
ma uno dei soldati con
una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Da dove nasce l’opposizione
contro Gesù?
Dal fatto che era misericordioso,
troppo; dal suo amore per tutti, persino
per i nemici, e questo era anche
troppo.
Frequentava troppo i peccatori e
i pubblicani.
Eppoi, perdonava tutti, e anche
facilmente, sinceramente un pò troppo veramente.
Sarebbe stato sufficiente
fermarsi a Nazareth e avrebbe superato i trentatrè anni,
oppure avrebbe dovuto abbassare
le esigenze le esigenze del Vangelo; o ancora,
avrebbe dovuto tralasciare quella
caparbietà nel difendere ogni volta i deboli.
Anche noi siamo tra coloro che il
Padre ha affidato alle sue mani.
Egli ha preso su di sé il nostro
peccato, le nostre croci, perché noi tutti fossimo sollevati.
Perciò, la croce per noi non è
più maledizione, ma Vangelo, fonte di una nuova vita.
Su quella croce è stata sconfitta
la legge, sino ad allora irresistibile,
dell’amore per se stessi.
Questa legge è stata scardinata
da Colui che ha vissuto per gli altri sino a
morire sulla croce.
Gesù ha tolto agli uomini la
paura di servire, la paura di essere solidali, la paura
di non vivere solo per noi
stessi, ma la volontà di condividere in amicizia.
Con la croce siamo stati liberati
dalla schiavitù di noi stessi, dal nostro io,
per allargare, come fece Lui, le
mani e il cuore sino ai confini della terra.
Non è facile, ed allora, dalla
croce ci ha donato Maria come nostra madre,
per aiutarci in ogni momento di
difficoltà, ecco perché lei non si stanca mai
di chiederci di pregare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.