lunedì 19 agosto 2024

Il Vangelo del Martedì 20 Agosto 2024

 

Della 20° settimana del Tempo Ordinario.

San Bernardo, abate e dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Mentre tu sei un uomo e non un dio,

hai reso il tuo cuore come quello di Dio.

Dal libro del profeta Ezechièle (28,1-10)

Mi fu rivolta questa parola del Signore:

«Figlio dell’uomo, parla al principe di

Tiro: Così dice il Signore Dio: Poiché il

tuo cuore si è insuperbito e hai detto:

“Io sono un dio, siedo su un trono

divino in mezzo ai mari”, mentre tu sei

un uomo e non un dio, hai reso il tuo

cuore come quello di Dio, ecco, tu sei

più saggio di Daniele, nessun segreto

ti è nascosto.

Con la tua saggezza e la tua intelligenza

hai creato la tua potenza ammassato oro

e argento nei tuoi scrigni; con la tua

grande sapienza e i tuoi traffici hai

accresciuto le tue ricchezze e per le tue

ricchezze si è inorgoglito il tuo cuore.

Perciò così dice il Signore Dio: Poiché

hai reso il tuo cuore come quello di

Dio, ecco, io manderò contro di te i

più feroci popoli stranieri; snuderanno

le spade contro la tua bella saggezza,

profaneranno il tuo splendore.

Ti precipiteranno nella fossa e morirai

della morte degli uccisi in mare.

Ripeterai ancora: “Io sono un dio”,

di fronte ai tuoi uccisori?

Ma sei un uomo e non un dio, in balìa

di chi ti uccide.

Per mano di stranieri morirai della morte

dei non circoncisi, perché io ho parlato».

Parola di Dio.

Vangelo

È più facile che un cammello passi per

la cruna di un ago, che un ricco entri

nel regno di Dio.

Dal Vangelo secondo Matteo (19,23-30) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«In verità io vi dico: difficilmente un ricco

entrerà nel regno dei cieli.

Ve lo ripeto: è più facile che un cammello

passi per la cruna di un ago, che un ricco

entri nel regno di Dio».

A queste parole i discepoli rimasero

molto stupiti e dicevano: «Allora, chi

può essere salvato?».

Gesù li guardò e disse: «Questo è

impossibile agli uomini, ma a Dio

tutto è possibile».

Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi

abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo

seguito; che cosa dunque ne avremo?».

E Gesù disse loro: «In verità io vi dico:

voi che mi avete seguito, quando il Figlio

dell’uomo sarà seduto sul trono della sua

gloria, alla rigenerazione del mondo,

siederete anche voi su dodici troni a

giudicare le dodici tribù d’Israele.

Chiunque avrà lasciato case, o fratelli,

o sorelle, o padre, o madre, o figli,

o campi per il mio nome, riceverà cento

volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.

Molti dei primi saranno ultimi e molti

degli ultimi saranno primi».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù non ce l’ha con i ricchi, non

diciamo sciocchezze.

Fra i suoi discepoli annovera un esattore

delle tasse, si fa mantenere da alcune

donne fra cui la moglie di uno dei

funzionari del re, accetta l’invito di

Zaccheo, capo dei pubblicani,

e riposa nella ricca tomba di

Giuseppe di Arimatea.

Gesù non è classista, guarda al di là del

portafoglio, sapendo che la ricchezza è

una questione di atteggiamento e di

stile, non di conto in banca.

Ma è anche estremamente disincantato;

sa che la ricchezza è un pericolo, un

rischio per la vita di fede.

Perché la ricchezza promette ciò che non

riesce a mantenere; serenità,

soddisfazione, pienezza.

Tutte cose che solo la fede può portare.

Gesù ammonisce noi discepoli;

l’attaccamento ai beni e ai possedimenti,

anche di piccola entità, ci possono far

perdere di vista l’essenziale, distrarci,

affannarci, farci perdere sonno e serenità.

Interroghiamoci, in questa giornata, sullo

stile con cui viviamo il nostro rapporto con

i beni della terra, se siamo sufficientemente

liberi per potere dedicare del tempo e

dell’energia a ciò che davvero conta,

chiedendo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.