Della 1° settimana di Quaresima.
Santa Francesca
Romana, religiosa.
Prima Lettura
I Niniviti si
convertirono dalla loro condotta malvagia.
Dal libro del profeta
Giona (3,1-10)
In quel tempo, fu
rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati,
va' a Nìnive, la
grande città, e annuncia loro quanto ti dico».
Giona si alzò e andò a
Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città
molto grande, larga tre giornate di cammino.
Giona cominciò a
percorrere la città per un giorno di cammino e
predicava: «Ancora
quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive
credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono
il sacco, grandi e
piccoli.
Giunta la notizia fino
al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto,
si coprì di sacco e si
mise a sedere sulla cenere.
Per ordine del re e
dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo
decreto: «Uomini e
animali, armenti e greggi non gustino nulla, non
pascolino, non bevano
acqua.
Uomini e animali si
coprano di sacco e Dio sia invocato con tutte le forze;
ognuno si converta
dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle
sue mani.
Chi sa che Dio non
cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi
non abbiamo a
perire!».
Dio vide le loro
opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia,
e Dio si ravvide
riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
Parola di Dio.
Vangelo
A questa
generazione non sarà dato che il segno di Giona.
Dal Vangelo secondo
Luca (11,29-32) anno pari.
In quel tempo, mentre
le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa
generazione è una
generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà
dato alcun segno, se
non il segno di Giona.
Poiché, come Giona fu
un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio
dell'uomo lo sarà per
questa generazione.
Nel giorno del
giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa
generazione e li
condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della
terra per ascoltare la
sapienza di Salomone.
Ed ecco, qui vi è uno
più grande di Salomone.
Nel giorno del
giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa
generazione e la
condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona
si convertirono.
Ed ecco, qui vi è uno
più grande di Giona».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù accusa i suoi contemporanei
di un grave peccato; quello di non aver
voluto riconoscere la grazia che
Dio ha donato loro attraverso il Figlio.
Per questo, Gesù, chiama a
testimoni persino gli abitanti di Ninive e la regina
del Sud, che andò a cercare la
sapienza di Salomone.
Essi, pur essendo pagani, ebbero
la capacità di ascoltare la parola di salvezza
e di convertirsi al Dio vivente.
Gli israeliti invece, pur avendo
davanti a sé la manifestazione definitiva della
potenza e della grazia
dell’Altissimo, non vogliono ascoltare Ges; anzi,
lo provocano chiedendogli un
segno.
È evidente che nessun segno
avrebbe potuto cambiare le cose, poiché essi,
nel loro cuore, avevano già
deciso di rifiutare l’annuncio del Vangelo.
Non facciamo lo stesso errore,
amici lettori, accogliamo il Vangelo ogni
giorno e mettiamolo in pratica,
facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.