venerdì 28 novembre 2014

Il Vangelo del Sabato 29 Novembre 2014

Dal Vangelo secondo Luca (21,34-36) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti
a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in
dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel
giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un
laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che
abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza
di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire
davanti al Figlio dell'uomo».
Parola del Signore.
Anche noi facciamo parte dell’albero della vita, perché
Gesù Cristo per mezzo del suo sacrificio ha riconciliato
l’uomo con Dio, per cui esso è nuovamente a disposizione
di tutti coloro che vorranno servirsi delle sue foglie
e dei suoi frutti.
Ma la cosa più importante è che la comunione tra Dio e
i suoi fedeli è ormai piena ed eterna; Egli, vive in mezzo
alla città ed il suo trono si trova proprio al centro di essa.
Siamo chiamati anche noi a questa felicità eterna.
Ma attenzione però, non dobbiamo addormentarci e scivolare
così giù dall’albero, come ci dice Gesù nella Parabola.
È quasi normale che lentamente possa affievolirsi la
vigilanza e l’attesa del compimento della storia in Cristo
che sembra quasi irrealizzabile.
In un certo senso, pare proprio che non ci tocchi da vicino,
in quanto è un evento così lontano da noi, che solo
raramente ci pensiamo.
Eppure dovremmo anche noi esercitare la fede, proprio
nella considerazione di questo evento, che Gesù ha
annunciato come certo e sicuro.
Le ubriachezze di cui parla il Signore sono tutti quegli
stordimenti a cui l’uomo si sottopone per evitare di pensare
alle cose davvero importanti; gli affanni della vita sono
invece quelle preoccupazioni futili e passeggere che
scambiamo per importanti, mentre non hanno altro affetto
che allontanarci dalla nostra meta.
Ed allora, per riuscire ad arrivare alla meta che il Signore
ci propone, rimaniamo vigili, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo 
così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i 
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto 
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli 
dei secoli. Amen.
Buona giornata.
 


Il Vangelo del Venerdì 28 Novembre 2014

Dal Vangelo secondo Luca (21,29-33) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una
parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli
alberi: quando già germogliano, capite voi stessi,
guardandoli, che ormai l'estate è vicina.
Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose,
sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione
prima che tutto avvenga.
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie
parole non passeranno».
Parola del Signore.
Sembra impossibile pensare che, di fronte a tutto il
male e l’ingiustizia che c’è nel mondo, alla fine Dio
possa davvero sconfiggere il maligno.
Eppure, la  Madonna ci dice che il suo Cuore trionferà,
il diavolo ha il tempo contato, e la sua sconfitta è
pressochè certa ed imminente.
Questa fiduciosa convinzione deve animare il cuore di
ogni credente, soprattutto quando la fede sembra vacillare;
nel frattempo, Dio vuole vincere la lotta con il maligno
proprio attraverso di noi.
Noi infatti, abbiamo il grande potere di cooperare con
la nostra testimnianza e con l’amore concreto e fattivo
a migliorare il mondo ed a rendere vana l’azione del nemico.
Riflettiamo sul fatto che abbiamo tra le mani un grande potere!
L’amore e la fede vincono il mondo.
Come ci dice Gesù.
La Parola di Gesù, a differenza di tante cose che sembrano
eterne ma in realtà non lo sono, è eterna.
Essa, cioè, vale sempre e per tutti; è sempre attuale ed
ognuno può applicarla a sé stesso perché venga da essa
trasformato e migliorato.
Di fronte agli sconvolgimenti del mondo ed alle oscure
macchinazioni del male, Gesù invita i suoi ascoltatori
ad avere fiducia in Lui e nella sua Parola di salvezza;
per questo motivo è necessario che noi ci innamoriamo
di essa, che la facciamo nostra e la coliamo nella concretezza
della nostra esistenza quotidiana.
Essa, infatti, ha il potere di rendere eterno colui che la vive
e che la mette in pratica.
Impegniamoci quindi anzitutto a prenderla sul serio, in tutta
la sua affascinante esigenza, ed anche noi vedremo meraviglie,
sarà più facile per noi se preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo 
così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i 
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto 
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli 
dei secoli. Amen.
Buona giornata.