Della 7° settimana del
Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro del
Siracide (1,1-10 NV [gr. 1,1-10ab])
Dal Vangelo secondo Marco
(9,14-29) anno dispari.
In quel tempo,
[Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte]
e arrivando presso
i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni
scribi che
discutevano con loro.
E subito tutta la
folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo.
Ed egli li
interrogò: «Di che cosa discutete con loro?».
E dalla folla uno
gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha
uno spirito muto.
Dovunque lo
afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce.
Ho detto ai tuoi
discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti».
Egli allora disse
loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi?
Fino a quando dovrò
sopportarvi?
Portatelo da me». E
glielo portarono.
Alla vista di Gesù,
subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli,
caduto a terra, si
rotolava schiumando.
Gesù interrogò il
padre: «Da quanto tempo gli accade questo?».
Ed egli rispose:
«Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco
e nell’acqua per
ucciderlo.
Ma se tu puoi
qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci».
Gesù gli disse: «Se
tu puoi! Tutto è possibile per chi crede».
Il padre del
fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo aiuta la mia incredulità!».
Allora Gesù,
vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli:
«Spirito muto e
sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più».
Gridando, e
scuotendolo fortemente, uscì.
E il fanciullo
diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto».
Ma Gesù lo prese
per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.
Entrato in casa, i
suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non
siamo riusciti a
scacciarlo?».
Ed egli disse loro:
«Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun
modo, se non con la
preghiera».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Intenerisce questo padre che
chiede a Gesù un miracolo per il figlio ma che,
prima, deve passare attraverso la
goffa prova di miracolo degli apostoli.
Intenerisce e stupisce, perché in
lui prevale l’amore di un padre, non la fede.
Non disdegna la fede dei
semplici, il Signore, non ha la puzza sotto il naso.
È urtato, invece, dalla stupidità
dei suoi che pensano ormai di essere diventati
capaci di miracoli, come se fosse
una tecnica, come se ci fosse un trucco.
Davanti alla forza di Gesù il
padre abbassa lo sguardo.
Fede? La sua è piccola e fragile,
se è la fede l’unico modo per salvare il suo
ragazzo, non guarirà.
Preghiera immensa, invocazione
che piega la volontà di Dio!
Gesù è ammirato per tanta sincerità;
sì, la fede di quel padre provato è
sufficiente, perché autentica,
perché sincera.
E la nostra fede, com’è?
Preghiamo, perché sia autentica
come quella di quel padre.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.