Della 2° settimana di Quaresima.
Santa Francesca
Romana, religiosa.
Prima Lettura
Maledetto chi
confida nell'uomo;
benedetto chi
confida nel Signore.
Dal libro del profeta
Geremìa (17,5-10)
Così dice il Signore: «Maledetto
l'uomo
che confida nell'uomo,
e pone nella carne
il suo sostegno, allontanando
il suo
cuore dal Signore.
Sarà come un tamerisco
nella steppa;
non vedrà venire il
bene, dimorerà in
luoghi aridi nel
deserto, in una terra
di salsedine, dove nessuno
può vivere.
Benedetto l'uomo che
confida nel
Signore e il Signore è
la sua fiducia.
È come un albero
piantato lungo un
corso d'acqua, verso
la corrente stende
le radici; non teme
quando viene il
caldo, le sue foglie
rimangono verdi,
nell'anno della
siccità non si dà pena,
non smette di produrre
frutti.
Niente è più infido
del cuore e
difficilmente
guarisce!
Chi lo può conoscere?
Io, il Signore, scruto
la mente e saggio
i cuori, per dare a
ciascuno secondo la
sua condotta, secondo
il frutto delle
sue azioni».
Parola di Dio.
Vangelo
Nella vita, tu hai
ricevuto i tuoi beni,
e Lazzaro i suoi
mali; ma ora lui è
consolato, tu
invece sei in mezzo ai tormenti.
Dal Vangelo secondo
Luca (16,19-31) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai farisei: «C'era
un uomo ricco, che
indossava vestiti di
porpora e di lino
finissimo, e ogni giorno
si dava a lauti
banchetti.
Un povero, di nome
Lazzaro, stava alla
sua porta, coperto di
piaghe, bramoso di
sfamarsi con quello
che cadeva dalla
tavola del ricco; ma
erano i cani che
venivano a leccare le
sue piaghe.
Un giorno il povero
morì e fu portato
dagli angeli accanto
ad Abramo.
Morì anche il ricco e
fu sepolto.
Stando negli inferi
fra i tormenti, alzò
gli occhi e vide di
lontano Abramo,
e Lazzaro accanto a
lui.
Allora gridando disse:
"Padre Abramo,
abbi pietà di me e
manda Lazzaro a
intingere nell'acqua
la punta del dito
e a bagnarmi la
lingua, perché soffro
terribilmente in
questa fiamma".
Ma Abramo rispose:
"Figlio, ricòrdati che,
nella vita, tu hai
ricevuto i tuoi beni,
e Lazzaro i suoi mali;
ma ora in questo
modo lui è consolato,
tu invece sei in
mezzo ai tormenti.
Per di più, tra noi e
voi è stato fissato un
grande abisso: coloro
che di qui vogliono
passare da voi, non
possono, né di lì
possono giungere fino
a noi".
E quello replicò:
"Allora, padre, ti prego
di mandare Lazzaro a
casa di mio padre,
perché ho cinque
fratelli.
Li ammonisca
severamente, perché non
vengano anch'essi in
questo luogo
di tormento".
Ma Abramo rispose:
"Hanno Mosè e i
Profeti; ascoltino
loro".
E lui replicò:
"No, padre Abramo, ma
se dai morti qualcuno
andrà da loro,
si
convertiranno".
Abramo rispose:
"Se non ascoltano
Mosè e i Profeti, non
saranno persuasi
neanche se uno
risorgesse dai morti"».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Ci sono persone che vivono
talmente
concentrate su se stesse e sulle
proprie
voglie, da non rendersi conto
della
situazione di difficoltà degli
altri.
L’egoismo è una terribile
malattia
dell’anima che acceca e non
permette di
vedere realmente il mondo che ci
circonda.
Il ricco e il povero Lazzaro
incarnano
due modi diametralmente opposti
di
porsi nei confronti della realtà;
il ricco
vive solo e chiuso nel suo mondo,
non è capace di considerare i
bisogni,
seppur minimi, di colui che giace
alla
sua porta mendicando pietà.
Ma la cosa più inquietante, che
Gesù
indica nel brano odierno, è che
ciascuno
prepara il suo destino eterno con
le
proprie scelte già in questa
terra.
L’Inferno è vivere
definitivamente in una
dimensione di egoismo e di
solitudine che
noi stessi scegliamo quando
viviamo
senza nessun rispetto per gli
altri.
Purtroppo, mi sembra, che questa
sia la
vita attuale di tantissime
persone del
mondo di oggi, cerchiamo allora
amici,
almeno noi, di salvarci offrendo
aiuto
a chi incontriamo, molte volte
travolte
dalla disperazione, facendoci
aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.