mercoledì 29 settembre 2021

Il Vangelo del Giovedì 30 Settembre 2021

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

San Girolamo, sacerdote e dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Esdra aprì il libro della legge e benedisse il Signore,

e tutto il popolo rispose: Amen, amen!

Dal libro di Neemìa (8,1-4a.5-6.7b-12)

In quei giorni, tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti

alla porta delle Acque e disse allo scriba Esdra di portare il libro della legge di

Mosè, che il Signore aveva dato a Israele.

Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti

all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.

Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce

fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano

capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge.

Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza.

Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti;

come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi.

Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando

le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.

I leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi.

Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso,

e così facevano comprendere la lettura.

Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che

ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato

al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!».

Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge.

Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate

porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al

Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza».

I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo;

non vi rattristate!».

Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con

grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.

Parola di Dio.

Vangelo

La vostra pace scenderà su di lui.

Dal Vangelo secondo Luca (10,1-12) ano dispari.

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti

a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.

Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!

Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!

Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca,

né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.

In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”.

Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti

ritornerà su di voi.

Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora

ha diritto alla sua ricompensa.

Non passate da una casa all’altra.

Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto,

guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”.

Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e

dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la

scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”.

Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Per la seconda volta Luca parla di missione e questa volta a proposito di un gruppo

numeroso di discepoli che richiamano i settanta anziani chiamati a sostenere Mosè

nella gestione della giustizia del popolo di Israele.

Come a dire che la missione non è affare di discepoli specializzati, non richiede

un patentino speciale ma è la dimensione abituale di ogni discepolo.

O siamo missionari là dove viviamo, cioè capaci, con la nostra vita, di dire Cristo,

o non siamo Chiesa.

Come quando ci innamoriamo e tutti si accorgono dello stato euforico che stiamo

vivendo, così il discepolo che vive il Vangelo lo comunica prima con la sua

quotidianità che con le parole.

E Gesù spiega il modo di annunciare; non da navigatori solitari ma in coppia,

cioè in comunione perché la Chiesa non è composta da leader carismatici ma

da fratelli, senza grandi mezzi o strutture (anche se la storia ce ne ha consegnati

tanti occorre avere il coraggio di sbarazzarsi di ciò che non è utile al Regno!),

come bene ci sta ricordando Papa Francesco, condividendo fino in fondo le gioie

e le speranze di coloro che evangelizziamo.

Il volto di Chiesa che dobbiamo ancora completare parte proprio dalla consapevolezza

che dobbiamo tornare a dire il Cristo a coloro che pensano di conoscerlo,

facendoci aiutare dalla preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Il Vangelo del Mercoledì 29 Settembre 2021

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Michele, Gabriele e Raffaele, Arcangeli.

Prima Lettura

Mille migliaia lo servivano.

Dal libro del profeta Daniele (7,9-10.13-14)

Io continuavo a guardare, quand’ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise.

La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come

la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente.

Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano

e diecimila miriadi lo assistevano.

La corte sedette e i libri furono aperti.

Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno

simile a un figlio d’uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.

Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il

suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto.

Parola di Dio.

Vangelo

Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,47-51) anno dispari.

In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco

davvero un Israelita in cui non c’è falsità».

Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?».

Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto

l’albero di fichi».

Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!».

Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi?

Vedrai cose più grandi di queste!».

Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di

Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Sono angeli speciali, ”super”, che Dio invia in casi particolari.

Arcangeli che lavorano alla diffusione del Regno e che sono nostri alleati nella

lotta contro la parte oscura della realtà.

Volano, gli angeli.

Nelle nostre vite, nelle nostre vicende, nelle nostre fatiche.

Volano, questi compagni di Dio, puri spiriti parte della realtà che interagiscono con noi.

Sono presenti nella Bibbia e guai a toglierli dal nostro orizzonte di fede!

Esistono e operano, anche se una certa cultura scientifica storce il naso davanti

a tutto ciò che non si può misurare e catalogare.

Ma, grazie al cielo, la realtà è molto più ampia di ciò che riusciamo a vedere.

E tutte le nostre scoperte scientifiche e le nostre abilità non sono riuscite ad

analizzare che il 4% dell'universo.

Nel restante 96% mettiamoci questi amici di Dio che lavorano alla diffusione del Regno!

Oggi la Bibbia ci ricorda tre di loro, angeli con compiti particolari; Gabriele che

Dio utilizza per inviare dei messaggi, Raffaele che ci accompagna nel cammino

e ci guarisce e Michele, che combatte per noi.

A volte ho l’impressione che li lasciamo disoccupati, e non ci ricordiamo affatto

di coinvolgerli nelle nostre vicende.

Chiedere aiuto a Gabriele per riallacciare una comunicazione difficile, invocare

Raffaele per la cura di una persona amata, pregare Michele che ci aiuta a superare

il maligno, sono modi concreti di sentirli accanto a noi.

Perciò, facciamoci aiutare dalla preghiera per riuscire a credere negli angeli custodi.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.