Della 7° settimana del Tempo di Pasqua.
Santi Cristoforo
Magallanes e 24 compagni Martiri messicani.
Prima Lettura
Si trattava di un
certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.
Dagli Atti degli
Apostoli (25,13-21)
In quei giorni,
arrivarono a Cesarèa il re Agrippa e Berenìce e vennero a salutare Festo.
E poiché si
trattennero parecchi giorni, Festo espose al re le accuse contro Paolo,
dicendo: «C'è un uomo,
lasciato qui prigioniero da Felice, contro il quale, durante la
mia visita a
Gerusalemme, si presentarono i capi dei sacerdoti e gli anziani dei Giudei
per chiederne la
condanna.
Risposi loro che i
Romani non usano consegnare una persona, prima che l'accusato
sia messo a confronto
con i suoi accusatori e possa aver modo di difendersi dall'accusa.
Allora essi vennero
qui e io, senza indugi, il giorno seguente sedetti in tribunale
e ordinai che vi fosse
condotto quell'uomo.
Quelli che lo
incolpavano gli si misero attorno, ma non portarono alcuna accusa
di quei crimini che io
immaginavo; avevano con lui alcune questioni relative alla
loro religione e a un
certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.
Perplesso di fronte a
simili controversie, chiesi se volesse andare a Gerusalemme
e là essere giudicato
di queste cose.
Ma Paolo si appellò
perché la sua causa fosse riservata al giudizio di Augusto, e così
ordinai che fosse
tenuto sotto custodia fino a quando potrò inviarlo a Cesare».
Parola di Dio.
Vangelo
Pasci i miei
agnelli, pasci le mie pecore.
Dal Vangelo secondo
Giovanni (21,15-19) anno dispari.
In quel tempo, quando
[si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato,
Gesù disse a Simon
Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?».
Gli rispose: «Certo,
Signore, tu lo sai che ti voglio bene».
Gli disse: «Pasci i
miei agnelli».
Gli disse di nuovo,
per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?».
Gli rispose: «Certo,
Signore, tu lo sai che ti voglio bene».
Gli disse: «Pascola le
mie pecore».
Gli disse per la terza
volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?».
Pietro rimase
addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?",
e gli disse: «Signore,
tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene».
Gli rispose Gesù:
«Pasci le mie pecore.
In verità, in verità
io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi
dove volevi; ma quando
sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà
e ti porterà dove tu
non vuoi».
Questo disse per
indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio.
E, detto questo,
aggiunse: «Seguimi».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Per tre volte Pietro aveva negato
di conoscere il Maestro davanti alle sollecitazioni
di una servetta.
Il principe degli apostoli aveva
fatto una ben magra figura, smentendo quanto
solennemente promesso qualche ora
prima.
Per questa ragione,
probabilmente, gli evangelisti ci presentano Pietro come
l’ultimo, fra gli apostoli, a
convertirsi alla gioia.
Gesù è risorto, certo, e Pietro
ha avuto anche la straordinaria esperienza di un’apparizione
privata che non deve essere
andata molto bene visto che nessuno ne parla.
Ma è come se la resurrezione
fosse per qualcun altro, non per lui.
Perciò Gesù viene per salvare la
pecora che si era smarrita, sul lago di Tiberiade
alla fine di un’ennesima notte
infruttuosa.
Perciò lo prende da parte e lo
aiuta a riconciliarsi con se stesso.
Pietro è incalzato e ammette di
voler bene al Signore.
Ma non è più disposto a fare
grandi proclami e grandi promesse.
Troppo il dolore per osare
ancora.
Gesù sorride; ora Pietro è
pronto.
Poiché ha sperimentato il proprio
limite ora è capace di accogliere quello degli altri,
senza giudizio e senza arroganza,
ma con la misericordia che forgia i santi.
Proprio come è successo a Pietro.
E noi, siamo pronti a seguire le
orme di Pietro?
Se facciamo fatica, facciamoci
aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.