domenica 17 settembre 2023

Il Vangelo del Lunedì 18 Settembre 2023

 

Della 24° settimana del Tempo Ordinario.

San Giuseppe da Copertino, sacerdote,

santa Riccarda, imperatrice.

Prima Lettura

Si facciano preghiere per tutti gli uomini

a Dio il quale vuole che tutti gli uomini

siano salvati.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo a Timòteo (2,1-8)

Figlio mio, raccomando, prima di tutto,

che si facciano domande, suppliche,

preghiere e ringraziamenti per tutti gli

uomini, per i re e per tutti quelli che

stanno al potere, perché possiamo

condurre una vita calma e tranquilla,

dignitosa e dedicata a Dio.

Questa è cosa bella e gradita al cospetto

di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che

tutti gli uomini siano salvati e giungano

alla conoscenza della verità.

Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche

il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo

Cristo Gesù, che ha dato se stesso in

riscatto per tutti.

Questa testimonianza egli l'ha data nei

tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto

messaggero e apostolo-dico la verità, non

mentisco-, maestro dei pagani nella fede

e nella verità.

Voglio dunque che in ogni luogo gli

uomini preghino, alzando al cielo mani

pure, senza collera e senza polemiche.

Parola di Dio.

Vangelo

Neanche in Israele ho trovato una

fede così grande.

Dal Vangelo secondo Luca (7,1-10) anno dispari.

In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato

di rivolgere tutte le sue parole al popolo che

stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.

Il servo di un centurione era ammalato

e stava per morire.

Il centurione l'aveva molto caro.

Perciò, avendo udito parlare di Gesù,

gli mandò alcuni anziani dei Giudei a

pregarlo di venire e di salvare il suo servo.

Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano

con insistenza: «Egli merita che tu gli

conceda quello che chiede-dicevano-,

perché ama il nostro popolo ed è stato

lui a costruirci la sinagoga».

Gesù si incamminò con loro.

Non era ormai molto distante dalla casa,

quando il centurione mandò alcuni amici

a dirgli: «Signore, non disturbarti!

Io non sono degno che tu entri sotto il mio

tetto; per questo io stesso non mi sono

ritenuto degno di venire da te; ma di' una

parola e il mio servo sarà guarito.

Anch'io infatti sono nella condizione di

subalterno e ho dei soldati sotto di me

e dico a uno: "Va'!", ed egli va; e a un

altro: "Vieni!", ed egli viene; e al mio

servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa».

All'udire questo, Gesù lo ammirò e,

volgendosi alla folla che lo seguiva,

disse: «Io vi dico che neanche in Israele

ho trovato una fede così grande!».

E gli inviati, quando tornarono a casa,

trovarono il servo guarito.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Terminato il discorso delle beatitudini,

Gesù entra a Cafarnao, come per far entrare

la Parola evangelica nella città degli uomini.

A Cafarnao c’è un centurione romano.

È un pagano che, pur essendo il

rappresentante dell’oppressore, ha però

un’attenzione particolare verso gli ebrei.

Ha aiutato, ad esempio, a costruire la sinagoga.

La preoccupazione per un suo servo,

caduto in una grave malattia, lo spinge a

rivolgersi a Gesù; prima manda dei notabili,

poi si muove lui stesso.

Due sentimenti emergono in questo

centurione romano; l’amore che nutre

per il suo servo (lo tratta come un figlio)

e la fiducia che pone nel giovane

profeta di Nazareth.

Si tratta di una fiducia così forte da fargli

pronunciare quelle parole che tutti i

cristiani ancora oggi pronunciano durante

la liturgia Eucaristica: “O Signore, non

sono degno che tu entri sotto il mio tetto,

ma comanda con una parola e il mio

servo sarà guarito”.

Questo centurione, pagano, diventa

immagine del vero credente, di colui

cioè che crede sia sufficiente anche

solo una Parola Evangelica per salvare.

È vero, amici, le Parole Evangeliche e la

preghiera, sono la nostra salvezza.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.