martedì 23 luglio 2024

Il Vangelo del Mercoledì 24 Luglio 2024

 

Della 16° settimana del Tempo Ordinario.

San Charbel (Giuseppe) Makhluf, sacerdote.

Prima Lettura

Ti ho stabilito profeta delle nazioni.

Dal libro del profeta Geremìa (1,1.4-10)

Parole di Geremìa, figlio di Chelkìa,

uno dei sacerdoti che risiedevano ad

Anatòt, nel territorio di Beniamino.

Mi fu rivolta questa parola del Signore:

«Prima di formarti nel grembo materno,

ti ho conosciuto,

prima che tu uscissi alla luce, ti ho

consacrato; ti ho stabilito profeta

delle nazioni».

Risposi: «Ahimè, Signore Dio!

Ecco, io non so parlare, perché sono giovane».

Ma il Signore mi disse: «Non dire:

“Sono giovane”.

Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò

e dirai tutto quello che io ti ordinerò.

Non aver paura di fronte a loro, perché

io sono con te per proteggerti».

Oracolo del Signore.

Il Signore stese la mano e mi toccò la bocca,

e il Signore mi disse: «Ecco, io metto le

mie parole sulla tua bocca.

Vedi, oggi ti do autorità sopra le nazioni e

sopra i regni per sradicare e demolire,

per distruggere e abbattere, per edificare

e piantare».

Parola di Dio.

Vangelo

Una parte del seme cadde sul terreno

buono e diede frutto.

Dal Vangelo secondo Matteo (13,1-9) anno pari.

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette

in riva al mare.

Si radunò attorno a lui tanta folla che egli

salì su una barca e si mise a sedere, mentre

tutta la folla stava sulla spiaggia.

Egli parlò loro di molte cose con parabole.

E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare.

Mentre seminava, una parte cadde lungo

la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.

Un'altra parte cadde sul terreno sassoso,

dove non c'era molta terra; germogliò

subito, perché il terreno non era profondo,

ma quando spuntò il sole, fu bruciata e,

non avendo radici, seccò.

Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi

crebbero e la soffocarono.

Un'altra parte cadde sul terreno buono e

diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta

per uno.

Chi ha orecchi, ascolti».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ci viene riproposta oggi la parabola del

seminatore, non come una inutile ripetizione,

ma a mò di sottolineatura dell’importanza

che la Parola deve avere nella nostra vita.

Inoltre, la lettura continua feriale del

Vangelo di Matteo ci fa penetrare meglio

il cammino che l’evangelista stesso

propone alla comunità per la quale

scrive, che è percorso, lungo il quale si deve

modulare la nostra esperienza di battezzati.

Se la parabola è chiara, altrettanto non lo

è il nostro comportamento nei confronti

di ciò che è stato seminato in noi.

Non vi sono delle caratterizzazioni

stabilite, questo sarebbe contrario alla

dottrina stessa cristiana, in quanto

predestinerebbe alcuni alla dannazione

e altri alla vita eterna.

Quando infatti si interpretano i terreni,

strada, sassi, spine, terra buona, come

caratteri redeterminati di un individuo,

si nega qualsiasi possibilità di

cambiamento e di conversione.

Gesù vuole soltanto dire che ognuno di

noi può essere nei vari momenti della

sua esistenza tanto terreno buono quanto

strada e che l’impegno è proprio nel

cercare di diventare ogni giorno terra

fertile, nonostante le aridità, le infedeltà

e le preoccupazioni.

È un Vangelo che incoraggia e non certo

una pagina che vuole innalzare i perfetti

e relegare gli altri in una strada senza uscita.

Tutti dobbiamo cercare quel seme.

E ricordarci che: «Il seme è la Parola di

Dio, il seminatore è Cristo; chiunque trova

Lui, ha la vita eterna».

Ma per riuscirci chiediamo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.