giovedì 17 dicembre 2020

Il Vangelo del Venerdì 18 Dicembre 2020

 

Della 3° settimana del Tempo Ordinario.

San Gaziano di Tours.

Prima lettura dal libro del profeta Geremìa (23,5-8)

«Ecco, verranno giorni “oracolo del Signore” nei quali susciterò a Davide un

germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto

e la giustizia sulla terra.

Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele vivrà tranquillo, e lo chiameranno

con questo nome: Signore-nostra-giustizia.

Pertanto, ecco, verranno giorni “oracolo del Signore” nei quali non si dirà

più: "Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra d'Egitto!",

ma piuttosto: "Per la vita del Signore che ha fatto uscire e ha ricondotto la

discendenza della casa d'Israele dalla terra del settentrione e da tutte le regioni

dove li aveva dispersi!"; costoro dimoreranno nella propria terra».

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Matteo (1,18-24) anno dispari.

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe,

prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.

Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente,

pensò di ripudiarla in segreto.

Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo

del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con

te Maria, tua sposa.

Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce

un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per

mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui

sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi».

Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo

del Signore e prese con sé la sua sposa.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Matteo ci tiene a raccontare la versione della nascita di Gesù dalla prospettiva di Giuseppe.

È importante, per lui, dimostrare che davvero Gesù discende da Davide e che compie

le promesse del Signore.

E il suo racconto ci riempie di stupore e di gioia; Giuseppe, promesso sposo di

Maria, è l’unico a sapere che quel figlio non è suo.

Per seguire la Legge del Signore avrebbe dovuto denunciare il fatto e cacciare con

vergogna Maria (e a quei tempi l’avrebbero lapidata).

Passa la notte insonne e trova una soluzione che salverà l’onore alla sua amata;

dirà che si è stancato di lei.

Bella storia; per essere giusto, come lo definisce Matteo, non osserva la Legge e mente!

La notte di Giuseppe finisce con un sogno e un angelo lo rassicura.

E Giuseppe che fa?

Si sveglia e fa come gli ha detto l’angelo!

Io avrei pensato alla cena pesante.

Giuseppe è giusto perché non giudica secondo le apparenze ed è un grande

sognatore (spesso, nella sua storia, i sogni svolgono un ruolo determinante).

Chiediamogli, a pochi giorni dal Natale, di avere ancora il coraggio del sogno, di osare,

di non lasciarci schiacciare dal pessimismo dilagante, con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.