martedì 13 aprile 2021

Il Vangelo del Mercoledì 14 Aprile 2021

 

Della 2° settimana del Tempo di Pasqua.

Prima lettura.

Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo.

Dagli Atti degli Apostoli (5,17-26)

In quei giorni, si levò il sommo sacerdote con tutti quelli della sua parte, cioè la setta

dei sadducèi, pieni di gelosia, e, presi gli apostoli, li gettarono nella prigione pubblica.

Ma, durante la notte, un angelo del Signore aprì le porte del carcere, li condusse fuori

e disse: «Andate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vita».

Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare.

Quando arrivò il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio, cioè

tutto il senato dei figli d'Israele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione.

Ma gli inservienti, giunti sul posto, non li trovarono nel carcere e tornarono a

riferire: «Abbiamo trovato la prigione scrupolosamente sbarrata e le guardie che stavano

davanti alle porte, ma, quando abbiamo aperto, non vi abbiamo trovato nessuno».

Udite queste parole, il comandante delle guardie del tempio e i capi dei sacerdoti si

domandavano perplessi a loro riguardo che cosa fosse successo. In quel momento

arrivò un tale a riferire loro: «Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano

nel tempio a insegnare al popolo».

Allora il comandante uscì con gli inservienti e li condusse via, ma senza violenza,

per timore di essere lapidati dal popolo.

Parola di Dio.

Vangelo.

Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perchè il mondo sia salvato per mezzo di lui.

Dal Vangelo secondo Giovanni (3,16-21) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio

unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.

Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché

il mondo sia salvato per mezzo di lui.

Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato,

perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.

E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più

le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie.

Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere

non vengano riprovate.

Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue

opere sono state fatte in Dio».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Dio ha talmente amato il mondo da mandare suo figlio a salvare il mondo.

Questa affermazione di Gesù raccolta da un tentennante Nicodemo, capo dei farisei,

e riconsegnata ai discepoli, diventa la chiave di lettura del progetto divino sull’umanità.

Il nostro Dio ama e salva, desidera la nostra felicità più di quanto noi stessi la

sappiamo desiderare.

Dobbiamo abbandonare la nostra piccina idea di un Dio severo pronto a coglierci in fallo.

Gesù ha dimostrato con la sua predicazione e con la sua vita che il suo Dio è un

padre/madre pieno di ogni tenerezza e compassione.

Ma Dio non è nemmeno un bonaccione, un innocuo Babbo Natale che dà pacche sulle spalle.

La vita è una cosa seria e la felicità un percorso che richiede fatica e costanza; la croce

di Gesù testimonia, se ancora ce ne fosse bisogno, fino a che punto Dio è disposto ad

amarci e a collaborare alla nostra gioia.

Prendiamo molto sul serio il messaggio del Vangelo, siamo stati amati a caro

prezzo; accogliamo la proposta di conversione del Signore, lasciamo che sia la

sua Parola a guidare i nostri passi, ad orientare le nostre scelte.

Perciò, oggi viviamo da salvati, per questo dono preghiamo!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.