Della 2° settimana di
Quaresima.
San Gabriele
dell'Addolorata, religioso.
Prima lettura.
Imparate a fare il
bene, cercate la giustizia.
Dal libro del profeta
Isaìa (1,10.16-20)
Ascoltate la parola
del Signore, capi di
Sòdoma; prestate
orecchio all'insegnamento
del nostro Dio, popolo
di Gomorra!
«Lavatevi,
purificatevi, allontanate dai
miei occhi il male
delle vostre azioni.
Cessate di fare il
male, imparate a fare il
bene, cercate la
giustizia, soccorrete
l'oppresso, rendete
giustizia all'orfano,
difendete la causa
della vedova».
«Su, venite e
discutiamo-dice il Signore.
Anche se i vostri
peccati fossero come
scarlatto, diventeranno
bianchi come neve.
Se fossero rossi come
porpora, diventeranno
come lana.
Se sarete docili e
ascolterete, mangerete
i frutti della terra.
Ma se vi ostinate e vi
ribellate, sarete
divorati dalla spada, perché
la bocca
del Signore ha
parlato».
Parola di Dio.
Vangelo.
Dicono e non fanno.
Dal Vangelo secondo
Matteo (23,1-12) anno pari.
In quel tempo, Gesù si
rivolse alla folla
e ai suoi discepoli
dicendo: «Sulla cattedra
di Mosè si sono seduti
gli scribi e i farisei.
Praticate e osservate
tutto ciò che vi dicono,
ma non agite secondo
le loro opere, perché
essi dicono e non
fanno.
Legano infatti
fardelli pesanti e difficili
da portare e li
pongono sulle spalle della
gente, ma essi non
vogliono muoverli
neppure con un dito.
Tutte le loro opere le
fanno per essere
ammirati dalla gente:
allargano i loro
filattèri e allungano
le frange; si
compiacciono dei posti
d'onore nei
banchetti, dei primi
seggi nelle sinagoghe,
dei saluti nelle
piazze, come anche di
essere chiamati
"rabbì" dalla gente.
Ma voi non fatevi
chiamare "rabbì",
perché uno solo è il
vostro Maestro
e voi siete tutti
fratelli.
E non chiamate
"padre" nessuno di voi
sulla terra, perché
uno solo è il Padre
vostro, quello
celeste.
E non fatevi chiamare
"guide", perché
uno solo è la vostra
Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più
grande, sarà vostro
servo; chi invece si
esalterà, sarà umiliato
e chi si umilierà sarà
esaltato».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Sorrido, ogni qualvolta leggo questo
Vangelo così scomodo.
È onesto questo Vangelo, autentico,
nessuno di noi si sognerebbe di
inventare un Vangelo che ci giudica
in maniera così assoluta.
E, leggendo queste pagine, ripenso
a quante volte, nella santa Chiesa
di Dio, commettiamo gli stessi errori
della classe sacerdotale dei tempi
del Signore; imponiamo fardelli agli
altri senza essere capaci di portarne
il peso, amiamo i primi posti nelle
piazze televisive, e ci facciamo
chiamare ‘esperti’.
No, amici, no amici preti che avete
una così grande responsabilità e un
così grande dono da far maturare,
no catechisti, no, voi che avete una
qualche responsabilità all’interno
di qualche comunità; il Signore ci
insegna a mettere Lui al centro,
e a vivere tutti sullo stesso piano.
Certo, poi, alcuni fratelli hanno il dono
di annunciare la Parola a tempo pieno
e il compito di costruire comunità.
Ma è un servizio quello che ci viene
chiesto, un umile servizio che richiede
una immensa umiltà e tanto sano realismo.
Anche nell’apparenza, allora, stiamo più
legati al Vangelo che ci giudica continuamente,
con l’aiuto della preghiera, non sentiamoci
migliori o più avanti solo perché abbiamo
avuto l’immeritata grazia di conoscere il Signore!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.