mercoledì 24 maggio 2023

Il Vangelo del Giovedì 25 Maggio 2023

 

Della 7° settimana di Pasqua.

Santa Maria Maddalena de' Pazzi, vergine.

Prima Lettura

È necessario che tu dia testimonianza anche a Roma.

Dagli Atti degli Apostoli (22,30;23,6-11)

In quei giorni, [il comandante della corte,]

volendo conoscere la realtà dei fatti, cioè

il motivo per cui Paolo veniva accusato

dai Giudei, gli fece togliere le catene e

ordinò che si riunissero i capi dei sacerdoti

e tutto il sinedrio; fece condurre giù Paolo

e lo fece comparire davanti a loro.

Paolo, sapendo che una parte era di

sadducèi e una parte di farisei, disse

a gran voce nel sinedrio: «Fratelli,

io sono fariseo, figlio di farisei; sono

chiamato in giudizio a motivo della

speranza nella risurrezione dei morti».

Appena ebbe detto questo, scoppiò una

disputa tra farisei e sadducèi e

l'assemblea si divise.

I sadducèi infatti affermano che non

c'è risurrezione né angeli né spiriti; i

farisei invece professano tutte queste cose.

Ci fu allora un grande chiasso e alcuni

scribi del partito dei farisei si alzarono

in piedi e protestavano dicendo: «Non

troviamo nulla di male in quest'uomo.

Forse uno spirito o un angelo gli ha parlato».

La disputa si accese a tal punto che il

comandante, temendo che Paolo venisse

linciato da quelli, ordinò alla truppa di

scendere, portarlo via e ricondurlo

nella fortezza.

La notte seguente gli venne accanto il

Signore e gli disse: «Coraggio!

Come hai testimoniato a Gerusalemme

le cose che mi riguardano, così è

necessario che tu dia testimonianza

anche a Roma».

Parola di Dio.

Vangelo

Siano perfetti nell'unità.

Dal Vangelo secondo Giovanni (17,20-26) anno dispari.

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al

cielo, pregò dicendo:] «Non prego solo

per questi, ma anche per quelli che

crederanno in me mediante la loro parola:

perché tutti siano una sola cosa; come tu,

Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi

in noi, perché il mondo creda che tu

mi hai mandato.

E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho

data a loro, perché siano una sola cosa

come noi siamo una sola cosa.

Io in loro e tu in me, perché siano perfetti

nell'unità e il mondo conosca che tu mi

hai mandato e che li hai amati come

hai amato me.

Padre, voglio che quelli che mi hai dato

siano anch'essi con me dove sono io,

perché contemplino la mia gloria, quella

che tu mi hai dato; poiché mi hai amato

prima della creazione del mondo.

Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto,

ma io ti ho conosciuto, e questi hanno

conosciuto che tu mi hai mandato.

E io ho fatto conoscere loro il tuo nome

e lo farò conoscere, perché l'amore con

il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il sogno di Gesù per i suoi discepoli è

L’unione dei cuori e l’unità.

Nella storia della Chiesa e nella

concretezza della nostra vita

parrocchiale, verifichiamo come questa

unità per cui Gesù prega è difficile.

Se, da una parte, l’unità è realizzata

e diventa testimonianza (penso ad

esempio alla gioia di girare il mondo

e di trovare, a latitudini diverse, fratelli

che credono nel medesimo Vangelo),

d’altra parte la fatica del nostro uomo

vecchio si fa sentire, anche nelle

nostre comunità.

Unità non significa omologazione,

né obbedienza alle direttive del partito,

ma accettazione della diversità, uniti

nell’unico Vangelo.

Ed è bello che nelle nostre comunità

ci siano tante differenze perché, come

ricordava magnificamente Papa Giovanni,

la Chiesa è come la fontana del villaggio

cui tutti si possono abbeverare.

Sia davvero così; nella feconda diversità

che ci contraddistingue, di stili, di carattere,

nessuno imponga agli altri il proprio

modo di vivere la fede, ma ci sia, sempre

e al di sopra di tutto, l’amore che spinge

all’unione dei cuori.

Lode a te, Signore; dona alla tua Chiesa

e a noi di essere uniti per diventare

credibili nell’annunciare il Tuo Vangelo,

chiedendo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.