lunedì 8 maggio 2023

Il Vangelo del Martedì 9 Maggio 2023

 

Della 5° settimana del Tempo di Pasqua.

San Pacomio, Abate.

Prima Lettura

Riferirono alla Chiesa quello che Dio

aveva fatto per mezzo loro.

Dagli Atti degli Apostoli (14,19-28)

In quei giorni, giunsero [a Listra] da

Antiòchia e da Icònio alcuni Giudei,

i quali persuasero la folla.

Essi lapidarono Paolo e lo trascinarono

fuori della città, credendolo morto.

Allora gli si fecero attorno i discepoli

ed egli si alzò ed entrò in città.

Il giorno dopo partì con Bàrnaba alla

volta di Derbe.

Dopo aver annunciato il Vangelo a

quella città e aver fatto un numero

considerevole di discepoli, ritornarono

a Listra, Icònio e Antiòchia, confermando

i discepoli ed esortandoli a restare saldi

nella fede «perché-dicevano-dobbiamo

entrare nel regno di Dio attraverso

molte tribolazioni».

Designarono quindi per loro in ogni

Chiesa alcuni anziani e, dopo avere

pregato e digiunato, li affidarono

al Signore, nel quale avevano creduto.

Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero

la Panfìlia e, dopo avere proclamato la

Parola a Perge, scesero ad Attàlia; di

qui fecero vela per Antiòchia là dove

erano stati affidati alla grazia di Dio

per l'opera che avevano compiuto.

Appena arrivati, riunirono la Chiesa

e riferirono tutto quello che Dio aveva

fatto per mezzo loro e come avesse

aperto ai pagani la porta della fede.

E si fermarono per non poco tempo

insieme ai discepoli.

Parola di Dio.

Vangelo

Vi do la mia pace.

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,27-31a) anno dispari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:

«Vi lascio la pace, vi do la mia pace.

Non come la dà il mondo, io la do a voi.

Non sia turbato il vostro cuore e non

abbia timore.

Avete udito che vi ho detto: "Vado e

tornerò da voi".

Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado

al Padre, perché il Padre è più grande di me.

Ve l'ho detto ora, prima che avvenga,

perché, quando avverrà, voi crediate.

Non parlerò più a lungo con voi, perché

viene il prìncipe del mondo; contro di me

non può nulla, ma bisogna che il mondo

sappia che io amo il Padre, e come il

Padre mi ha comandato, così io agisco».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù parla ai suoi discepoli la sera prima

della sua dipartita e promette loro

un grande dono; quello della sua pace.

In effetti, soltanto la pace di Cristo

permetterà di capire il senso reale degli

eventi della passione e della risurrezione,

e darà agli apostoli la possibilità di

testimoniare al mondo intero il messaggio

della salvezza.

La pace di Cristo non è come quella del

mondo; essa non si trova fuggendo le

responsabilità o negando la croce, come

molti pensano, anzi, si trova proprio

in mezzo a queste situazioni; è qui la

grande differenza tra la pace del mondo

e il dono del Risorto.

Dunque, è concessa al cristiano un’unica

inquietudine; quella di cercare con tutte

le forze questa pace, che è dono dall’alto.

Contro di essa nemmeno il principe di

questo mondo può nulla; anzi,

paradossalmente, tutti gli ostacoli non

fanno altro che accrescerla sempre di può,

chiedendo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.